Il progetto interassociativo “salva ospedale” è stato presentato ieri pomeriggio presso il Marte Live It di Cava de’ Tirreni
[ads1] Ieri pomeriggio al Marte Live It di Cava de’ Tirreni, si è tenuto un tavolo di lavoro, su un tema che sta molto a cuore ai cittadini: il futuro dell’ospedale. Da diversi mesi, purtroppo, il reparto di Ostetricia e Ginecologia è a rischio chiusura, e questo, per molti, sarebbe soltanto il preludio alla totale chiusura del Santa Maria Incoronata dell’Olmo. Tante le manifestazioni da parte dei cittadini, scesi per le strade, difendendo il diritto alla salute. Eppure, ad oggi, la situazione è ancora incerta. Ieri pomeriggio, un gruppo di associazioni, apparentemente lontane come pensieri e ideologie, si è riunito al Marte, con uno scopo unico e ben preciso: salvare l’ospedale.
“Cava5 Stelle Libro Bianco”, “Laboratorio delle Idee, Agorà”, “Movimento diritti disoccupati e precari”, “Liberi Insieme”, “Radio Vostock” e “Associazione San Gaetano”, hanno presentato ai cittadini il progetto “Ospedale di Cava de’ Tirreni ovvero la Sanità è (ancora) un Diritto?”.
Tra le proposte, la creazione di una “Casa del Parto”, la prima nel Sud-Italia, una piattaforma per emergenze e urgenze ed il rientro del Santa Maria Incoronata all’Asl, uscendo, dunque, dall’Azienda Universitaria Ospedaliera Ruggi. Attraverso un lungo e costruttivo confronto fra diverse ideologie e forze politiche, è così nata una proposta che mira al solo interesse dei cittadini.
Intanto manca poco alla data per la pronuncia del TAR sul ricorso presentato dal Comune di Cava de’ Tirreni, circa la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Nell’attesa, il grido comune dei cittadini resta “l’ospedale si può e si deve salvare”.
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