Il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, ha scritto a De Luca, Bonavitacola e Giulivo: «Lavori urgenti agli argini del Cavaiola non più prorogabili»
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A Nocera Superiore l’attenzione è rivolta al torrente Cavaiola. Tre nominativi in calce – Vincenzo De Luca e Fulvio Bonavitacola, rispettivamente presidente e vice presidente della Regione, ed Italo Giulivo, RUP del Grande Fiume Sarno – ed una sola priorità scandita nelle poco più di quindici righe di missiva: mettere in sicurezza le sponde del Cavaiola prima dell’arrivo delle piogge.
«Si esprime la forte preoccupazione sulla situazione di criticità delle arginature – ha scritto Giovanni Maria Cuofano – emersa dai sopralluoghi effettuati dal nostro personale tecnico sull’alveo del torrente Cavaiola al fine di ispezionare lo stato di conservazione e di sicurezza delle sue arginature. È stata riscontrata una concreta e diffusa situazione di rischio per la stabilità degli argini, soprattutto nei tratti in cui la sponda è sovraccaricata da strade pubbliche e nei tratti in cui l’alveo è pensile, al piano di campagna circostante, peraltro intensamente urbanizzato».
«In particolare – ha proseguito il sindaco – è stata rilevata una non adeguata sicurezza delle arginature del torrente che presentano serie e diffuse lesioni e disallineamenti dei muri di sponda, a ciò si aggiunge uno scarso approfondimento del loro piano fondale che, in molti punti, risulta sopraelevato rispetto al livello del fondo alveo. Nonostante abbia preso parte ad una Conferenza di servizi inerente il Grande Progetto Fiume Sarno finalizzato alla messa in sicurezza dei territori più esposti al rischio idrogeologico nonché alla loro riqualificazione ambientale, e dunque anche alla sistemazione degli argini del torrente Cavaiola nel tratto che attraversa questo territorio, ad oggi, debbo, mio malgrado, registrare una situazione di stallo che potrebbe compromettere seriamente la già difficile situazione qui rappresentata con ovvio pericolo per la pubblica e privata incolumità. Pertanto, valutata la gravità della situazione di rischio riscontrata, si richiedono tempestivi interventi, non più prorogabili, per la messa in sicurezza delle arginature del torrente al fine di evitare pericolosi fenomeni di esondazione, per rottura o perdita di stabilità degli argini».
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