Un tavolo aziendale per risolvere le problematiche dell’ospedale di Cava de’ Tirreni, la Cisl Fp Salerno sposa la proposta dei lavoratori del presidio metelliano. Il segretario Pietro Antonacchio: “Restiamo al fianco dei cittadini e degli operatori sanitari”
Cava.I lavoratori del presidio ospedaliero Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni chiedono la convocazione di un tavolo aziendale per risolvere le problematiche dell’ospedale. L’istanza è stata avanzata a conclusione dell’incontro tenutosi nella mattinata di lunedì nei locali del nosocomio.
Tra i punti affrontati nel corso dell’assemblea dei dipendenti, organizzata dalla Cisl Fp Salerno, ci sono una serie di questioni tuttora aperte per quanto riguarda i livelli assistenziali a Cava de’ Tirreni. “L’assistenza erogata nelle strutture sanitarie dipende da criteri e indicatori che ne quantificano la qualità.
Gli attuali criteri di struttura, di processo e di esiti sono largamente insufficienti al mantenimento dei Lea. Come più volte rappresentato dai direttori di struttura agli organi di direzione aziendale, sono evidenti carenze di personale medico, infermieristico, tecnico e socio-assistenziale e i turni di servizio vengono programmati soltanto in deroga alla Legge 161 e in auto-convenzionamento.
Tali difficoltà sono acuite dall’assoluta mancanza di programmazione di un efficiente servizio aziendale di trasporto infermi dalla nostra struttura periferica verso la sede centrale e viceversa”, ha detto Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp Salerno.
“Ciò premesso, i lavoratori sollecitano dunque la convocazione di un “tavolo di concertazione aziendale volto alla definizione e alla soluzione delle problematiche evidenziate, che rendono a tutt’oggi impossibile l’attuazione di quanto previsto nell’atto aziendale vigente”, ha concluso Antonacchio.
In caso contrario, annunciano lo stato di agitazione a partire dal 16 aprile “con sospensione di tutte le attività in elezione e con la programmazione dei turni di servizio senza il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario”.