Diversi striscioni sono presenti sulle strade di Cava de’ Tirreni per la contestazione degli ultras sulla questione legata allo stadio “Simonetta Lamberti”
“Finti tecnici e politicanti: un manipolo di dilettanti. Rivogliamo il nostro stadio!”. Questo è soltanto uno dei diversi striscioni che è apparso dalle prime luci dell’alba a Cava de’ Tirreni.
La questione è ovviamente legata alla situazione di fermo “obbligato” per lo stadio Simonetta Lamberti, fino alla scorsa stagione ‘casa’ della Cavese nelle partite interne di campionato. Quest’anno, i biancoblù non posso disputare le gare casalinghe a Cava de’ Tirreni, a causa dei lavori infrastrutturali nei vari settori e lo spostamento delle torri ‘faro’ per restare in regola con le normative UEFA.
Per questo motivo, la squadra metelliana ed i suoi tifosi sono stati costretti al trasloco al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia. Ma gli ultras bleufoncé non accettano questa situazione: infatti, durante le partite nel territorio stabiese, è presente sempre lo striscione “Rivogliamo il nostro stadio”, ma oggi viene puntato il dito contro gli uffici competenti.
“La cosa divertente è definirvi classe dirigente”, questo il testo di un altro striscione presente a Cava de’ Tirreni. Per quanto riguarda i lavori allo stadio, c’è una progettazione ben precisa ma ancora non ci sono grandi novità in merito ed i tifosi sono preoccupati sulla possibilità di ritornare “a casa” entro la fine della stagione.
Senza lo stadio “Simonetta Lamberti” a disposizione, potrebbe venir compromessa anche l’iscrizione al prossimo campionato professionistico della Cavese. Pertanto, i tifosi (e la proprietà metelliana) chiedono chiarezza ed un’accelerata per risolvere e dare certezza per il futuro dello stadio di Cava de’ Tirreni.