All’ospedale di Cava de’ Tirreni una lite furibonda degenera in sparatoria. A sparare per primo sarebbe stato il padre del medico coinvolto nella discussione

Momenti di altissima tensione, a Cava de’ Tirreni, lunedì pomeriggio. All‘ospedale “Santa Maria dell’Olmo”, come riporta il Mattino, infatti, è avvenuta una lite furibonda che sarebbe poi degenerata in una sparatoria.

Stando ad una prima ricostruzione, tutto sarebbe partito da una banale richiesta di ricovero per una persona, accompagnata al pronto soccorso dal figlio. Il medico di turno, il chirurgo cavese C. L., ha invitato quest’ultimo, S. S., infermiere al Ruggi, ad uscire ed aspettare in sala di attesa. Ne è nata una lite, con toni accesi e tensione. Successivamente è piantonato in corsia ’U professore, come lo chiamano tutti a Cava, il padre del medico che ha gambizzato e ferito al braccio il figlio del paziente che suo figlio aveva in cura. A.L. è accusato di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma comune da sparo.

Tre feriti. Un arresto ed un denunciato. È questo il bilancio della sparatoria. Denunciato in stato di libertà per lesioni personali P. S., figlio di S.S, anche lui infermiere proprio al Santa Maria dell’Olmo e al Ruggi. I militari lo hanno ritrovato con la pistola in pugno al termine della colluttazione che ha portato al ferimento del papà del medico, ma ora devono accertare se si sia trattato di un atto volontario.