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Sexselfie a Cava, minorenni nude sul web. Indagini per gli scatti hot

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Sexselfie a Cava, minorenni nude sul web. Indagini per gli scatti hot

Sette ragazzine cavesi coinvolte in un giro di “sexselfie”, ovvero foto in topless, in lingerie e addirittura durante rapporti sessuali con coetanei. Questa la sconcertante scoperta di un genitore che ha denunciato tutto ai carabinieri di Cava dei Tirreni

selfieNell’era degli smartphone, dove tutto è social e tutto è condiviso attraverso un semplice clic, i confini si assottigliano e il passo dalla normalità all’eccesso diventa decisamente breve. Ultima moda, nata negli Stati Uniti e che sta spopolando in tutto in mondo, il “selfie”: autoscatti che ci ritraggono da soli o con gli amici, in situazioni ordinarie o straordinarie, a casa o in giro per la città.

L’importante è che sia tutto rigorosamente fotografato e riportato sui social. Dalle divinità del red carpet di Hollywood alla Casa Bianca, al Vaticano di papa Francesco, il selfie dilaga in tutte le sue forme e sempre dagli Usa, è partita la versione hot, definita “sexselfie”.

Nata per scherzo, per moda o per ingenuità, la vicenda, che ha trascinato sette giovani ragazze di Cava dei Tirreni nel mirino delle autorità, ha destato stupore e disdegno nell’animo della popolazione.

Grazie ad una segnalazione di un genitore che ha scoperto le foto sul telefono della figlia, i carabinieri  di Cava, hanno potuto dare il via alle indagini.  Dalle prime indiscrezioni solo cinque delle sette ragazze coinvolte, avrebbero ammesso di aver inviato foto hot ad amiche e fidanzati.

Purtroppo, alcuni degli scatti sexy sono già stati divulgati in rete, ad opera di un’applicazione per telefonini, esponendo le minorenni al rischio di finire nell’orrendo vortice della pedopornografia cibernetica. Per questo motivo, l’attività investigativa è ora concentrata sul recupero repentino delle foto incriminate, ponendo l’attenzione innanzitutto su un gruppo di ragazzi di età compresa fra i 14 e i 25 anni, iscritti presso gli istituti scolastici superiori di Cava de’ Tirreni, presumibilmente già a conoscenza dell’accaduto e autori della divulgazione via web. Nella speranza che tutto si risolva per il meglio, ricordiamo di stare attenti a non sottovalutare la potenza della tecnologia che se da un lato ci rende liberi, dall’altro può renderci schiavi di un sistema a cui poco importa della nostra persona.