A Cava il reparto di Ostetricia e Ginecologia continua a convivere con lo spettro chiusura. In queste ore si sta definendo l’atto che riorganizzerà tutti gli ospedali referenti al complesso Ruggi
[ads1] Sono ore delicate e non certo facili, queste, per il futuro del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni. L’azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona, ha impugnato la sentenza del Tar di Salerno, dello scorso 30 marzo, che aveva sospeso l’efficacia dei provvedimenti di chiusura del reparto di maternità.
La proposta del ricorso è stata firmata dal commissario straordinario Nicola Cantone, e si basa sulle raccomandazioni contenute nell’accordo Stato-Regioni del 2010, che in tema di sicurezza ed appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso di nascite, fissano ad “almeno mille parti all’anno” il parametro standard per il mantenimento di un punto nascita. Un obiettivo irraggiungibile per il nosocomio metelliano, se consideriamo i dati forniti del 2014 che indicano non più di 400 nascite in un anno.
Secondo Gaetano Biondino, sindacalista Cgl, si tratterebbe “di una manovra politica per perdere tempo, in attesa dell’ufficializzazione del nuovo piano ospedaliero regionale”. Una situazione che lascia intendere che Cava de’ Tirreni non riavrà il suo punto nascita.
Dello stesso parere è anche il sindacalista della Cgil, Giovanni Lopez: “Stanno per portare a termine sia l’atto aziendale che il nuovo piano ospedaliero regionale. In entrambi i documenti il reparto di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale di Cava de’ Tirreni non è proprio contemplato”.
Anche il Comitato Diritto alla Salute per Cava de’ Tirreni ha rilasciato una dichiarazione: “La situazione è critica. Sono ore delicate per il futuro dell’ospedale. I cittadini sono stanchi di essere presi in giro ed hanno il diritto di sapere come stanno realmente le cose. Domani terremo un incontro per stabilire come procedere”.
Nessun commento, invece, da parte dell’Amministrazione Comunale, che ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. “Sono ore cruciali”, ha detto il sindaco Vincenzo Servalli.
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