Dopo la chiusura dei reparti di Ginecologia e Ostetricia a Cava e Mercato San Severino una coppia di genitori decide di optare per il parto in casa
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Il piccolo Simone è nato la scorsa domenica in casa sua. La chiusura del reparto di ginecologia è stata clamorosa per i cittadini di Cava e se l’esperienza del parto in casa può sembrare ad alcuni una pratica ormai inconsueta, una coppia di giovani smentisce tale credenza.
Così, secondo quanto rivelato da La Città, Fiore De Nicola, cuoco di 30 anni, e la sua compagna Francesca Senatore, studentessa di naturopatia e operatrice ayurvedica, con l’aiuto di due ostetriche, Emanuela Errico e Alessandra dell’Orto, hanno potuto stringere tra le loro braccia il neonato, ricorrendo ad un parto del tutto naturale. L’intervento è stato effettuato anche con la tecnica del lotus birth che non prevede di recidere il cordone ombelicale attaccato alla placenta, aspettando invece che si stacchi. Per qualche giorno il neonato continua a riceverne i benefici e il rischio di infezioni, emorragie o contaminazioni batteriche è assente.
Un’esperienza senz’altro dal forte impatto emotivo per la giovane coppia, rammaricata al contempo per la chiusura del reparto di ginecologia cavese: il rischio è che in questo modo non nasceranno più bambini in città e anche chi avesse voglia di optare per il parto in casa, sapendo che non vi è una struttura pronta ad accogliere un’emergenza, è disincentivato a farlo.
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