Il noto telecronista, Federico Buffa ha presentato il suo libro presso il Palazzo di Città metelliano. Insieme a lui, la scrittrice cavese Elena Catozzi
Grande evento ieri sera a Cava de’ Tirreni. È stato presentato il nuovo libro scritto da Federico Buffa, noto giornalista sportivo, intitolato “Muhammad Alì – un uomo decisivo per uomini decisivi” (Rizzoli editore). Il Best-Seller è interamente dedicato al pugile, all’anagrafe Cassius Marcellus Clay Junior. Insieme a Buffa, Elena Catozzi, cavese doc e co-autrice del libro.
I due sono stati accolti dal Sindaco Vincenzo Servalli, da Emiliano Amato e Antonio Di Giovanni. L’evento è stato organizzato dall’Associazione dei Giornalisti Cava-Costiera “Lucio Barone”. Moderatore della manifestazione è stato Franco Bruno Vitolo.
Buffa e la Catozzi hanno raccontato al pubblico di come si sono avvicinati al mondo di Cassius Clay e di come è nata la loro collaborazione. A tal proposito, abbiamo chiesto alla scrittrice cavese, cosa ha provato a lavorare con una persona come Federico Buffa.
Ci ha risposto così: “Non potevo crederci. All’inizio pensavo che mi mancassero le risorse per poter prendere un impegno del genere. Ho avuto paura perché pensavo che quello di cui avevo scritto non andasse bene e che Federico cancellasse tutto. Invece ora siamo qua e sono grata ed onorata di aver avuto questa opportunità.”
Abbiamo anche interrogato Federico Buffa, che ha già individuato un nuovo Muhammad Alì da riportare su carta: si tratta del cestista Drazen Petrovic. Tifoso del Milan (dove ha anche lavorato come opinionista presso il canale tematico), Buffa ha ammesso che la sconfitta contro la Cavese del 1982 rappresenta la sua più grande ferita.
Alla Catozzi e Buffa i premi “ComunIcare”
Alla fine dell’evento, c’è stata la consegna dei premi “ComunIcare – Lucio Barone”. Federico Buffa ha ricevuto il premio “PonteGiovane”, consegnato da parte di Emiliano Amato. Il giornalista ha ricevuto in dono anche il libro dedicato a Catello Mari. Riconoscimento anche per Elena Catozzi. Infine, premiate anche altre otto realtà del territorio, tra cui la Protezione Civile di Cava, l’Arcidiocesi Cava-Amalfi e l’Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri metelliani.