Intervista al candidato Sindaco del Partito Democratico Vincenzo Servalli. “L’Amministrazione Galdi ha fallito. Vogliamo cambiare la città”
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In vista delle prossime elezioni del 31 maggio, abbiamo intervistato il candidato del Partito Democratico Vincenzo Servalli. A suo sostegno ci sono 4 liste: la lista del Pd, la lista Cava libera, la lista Cava Civile e la lista Direzione Futuro.
Dopo la vittoria delle primarie il Pd cittadino sembra aver ritrovato l’unità che aveva perso in passato: le liste capeggiate da Bastolla e Palumbo a suo sostegno ne sono un esempio. Il Pd è stato l’unico partito a fare le primarie e Vincenzo Servalli è l’unico candidato ad essere stato indicato dagli elettori. Il successo delle primarie sarà un volano per la sua campagna elettorale?
Le primarie avranno sicuramente un effetto positivo. E’ stata una esperienza unica. Sono l’unico candidato scelto direttamente dai cittadini, con una partecipazione molto ampia (circa 4 mila votanti). Il successo delle primarie ha determinato il ricompattamento del partito e ci ha dato una spinta importante. Siamo e rappresentiamo il centrosinistra, ma parliamo a tutta la città, anche ai delusi dell’amministrazione Galdi e della fallimentare destra cavese
Tuttavia il centro-sinistra è ancora diviso in diverse fazioni e schieramenti. Il voto del vostro elettorato di riferimento potrebbe disperdersi…
Probabilmente gli altri partiti di sinistra qualche voto lo rosicchieranno; in verità la nostra è una proposta di governo della città, di amministrazione della città, di risoluzione dei problemi e non ideologica. I loro progetti possono essere validi, ma io non li considero di governo o di amministrazione. In questo momento a Cava non vi è bisogno di progetti ideologici ma solo di una buona amministrazione.
Crede che sia possibile che il Partito Democratico trovi qualche sintesi o convergenza con altre liste prime del voto?
No, non credo proprio. Ormai la partita è chiusa, mancano 15 giorni al voto. Questo è lo schema con cui andremo alle elezioni e poi vedremo.
Allargando il discorso all’intera politica cittadina: 10 candidati sindaci e 20 liste per un totale di 462 candidati alla carica di consigliere. Come si spiega questa frammentazione? Questa confusione potrebbe generare un astensionismo elevato?
Io attribuisco la responsabilità di questa frammentazione alla fine dei partiti e alla fine della politica tradizionale con dei partiti organizzati: di fatto il Pd è l’ultimo partito rimasto. Prima la selezione era interna ai partiti e prima di potersi candidare era necessaria una certa esperienza, militanza di anni. Oggi tutto questo non c’è più; c’è la caccia ai candidati per riempire la lista. In parte ci si approfitta della inesperienza delle persone e in parte, grazie ala crisi della politica, tutti si sentono in grado di diventare amministratori, malgrado poi scoprire le difficoltà della gestione e dell’amministrazione. Mi auguro che i cavesi facciano scelte oculate.
La frammentazione e la confusione possono giocare a favore del sindaco uscente o sarà un problema per tutti?
Si, potrebbe favorire il sindaco uscente. Galdi sta mettendo in atto una politica clientelare in queste ultime settimane. Mi riferisco a nomine o ad azioni degne della vecchia politica, come asfaltare le strade in prossimità delle elezioni; o ancora, la pubblicazione delle notizie su “Garanzia giovani”. Queste azioni esprimono fino in fondo la cultura politica di Galdi, una politica vecchia, che offende i cittadini.
A suo parere qual è il suo maggior competitor nella corsa elettorale?
Il mio competitor è Galdi, senza dubbio. Sono convinto che il ballottaggio sarà tra me ed il sindaco uscente.
Al momento l’unica certezza sembra essere il ballottaggio. Una vittoria al primo turno è improbabile. In caso di ballottaggio le liste che la sostengono potrebbero apparentarsi a qualche altra lista/partito?
Non credo che faremo accordi.
Se, invece, al ballottaggio dovessero andare altri due movimenti, lei darebbe indicazioni di voto ai suoi elettori?
Beh, in tal caso sceglieremo in base ai candidati che arriveranno al secondo turno. Adesso è difficile dirlo senza sapere cosa accadrà il 31 maggio.
Veniamo alle sue proposte: come agirà per incrementare il turismo e rilanciare il commercio in città?
Il commercio rappresenta ancora un elemento identitario della nostra comunità. Non è più il commercio di un tempo, fatto da artigiani cavesi e mercanti; anche qui sono numerose le catene di franchising. Tuttavia, rimane un settore che fornisce occupazione. Nel 2008 da assessore al commercio lanciai il progetto del Centro Commerciale Naturale che ha avuto successo: in questa campagna elettorale proponiamo il progetto del Centro Commerciale Valle metelliana, cioè dell’area nord della città, per ricomprendere in chiave turistica quelle zone (S.Anna. S.Lucia, Decimare) in cui il commercio è ad alta intensità di cavesi. Nel centro storico molte attività non sono ad appannaggio di cavesi, mentre il vero tessuto commerciale dei cavesi è rimasto nelle zone intorno alla città.
Riguardo il turismo credo ci sia bisogno di una politica precisa. Bisogna agganciare Cava al turismo crocieristico di Salerno. Da una parte il turismo croceristico e dall’altra il rilancio del turismo religioso che è in una fase iniziale ma manca di una regia ben precisa. Poi immagino un terzo indirizzo, quello di un turismo ambientale, dei sentieri, che può e deve essere valorizzato.
In questo momento abbiamo una crisi della ricezione alberghiera: i prezzi sono al ribasso. Realizzare altri alberghi senza prima attivare una domanda e rilanciare il turismo, significherebbe solo affossare le strutture che ci sono ora. Prima attirare i turisti e poi organizzare la recettività. L’idea di Galdi di realizzare ulteriori 4 alberghi è una follia: ormai è una sorta di extraterrestre che sembra vivere in una altra città.
Cosa prevede per la questione Ospedale e per i Trasporti?
Sull’ospedale condivido la scelta di inserirlo nel piano dell’Azienda Universitaria: può essere una collocazione di grande prospettiva. Ora bisogna immaginare un ruolo per il nostro ospedale all’interno dell’Azienda. Per ora stiamo nel contenitore, adesso bisogna dare i contenuti. Per contenuti intendo un Pronto soccorso di altissimo livello e di alcune specializzazioni che facciano del plesso ospedaliero un riferimento per tutto il territorio
Riguardo i trasporti, da tempo ho lanciato l’idea della metropolitana leggera con tre stazioni (a S.Francesco, alla stazione, a S.Lucia) per facilitare la mobilità interna e collegare al meglio Cava con Salerno. Il mio sogno è che un giorno i giovani cavesi possano andare in metropolitana all’Università.
Quest’ultimo è un progetto subordinato alla vittoria di De Luca alle Regionali?
Si, è molto legato alla vittoria di De Luca. Avere Vincenzo Servalli sindaco e De Luca Presidente della Regione può facilitare molti progetti.
Nel suo programma si legge: “stop alle opere pubbliche scellerate”. Ecco, per Lei quali sono le opere pubbliche mirate e necessarie per Cava? Con quali risorse? (fondi europei, ecc).
Vogliamo trasformare l’attuale Palazzetto dello sport in un PalaEventi per la cultura, per la musica, per il folklore utilizzando fondi regionali o comunitari. Poi dove vi è l’area dell’ex Velodromo, vogliamo realizzare una Cittadella dello Sport, costruita attivando dei fondi del Coni: il Comune farà da garante.
Riguardo le elezioni regionali si è tanto discusso degli “impresentabili” di De Luca: Vincenzo Servalli con che criterio ha scelto la sua squadra? E per gli assessori ci sono già delle figure che ha individuato?
Ci tengo a sottolineare che sono l’unico candidato che ha fatto firmare un codice etico. Su 24 candidati nella mia lista ci sono 14 donne e 10 uomini e sono prevalentemente giovani. I nostri criteri sono stati il rinnovamento e la qualità oltre che la firma del codice etico. Per degli ipotetici assessori ho già individuato 2 tecnici, uno al bilancio ed uno all’urbanistica, che non sono candidati al consiglio comunale.
Se diventasse il nuovo primo cittadino, quali sarebbero i suoi primi 3 provvedimenti?
L’indicazione di un commissario alla spending review; la nomina del nuovo Comandante al Comando della Polizia Municipale; l’istituzione di un ufficio per i fondi europei.
Qual è la proposta politica più improbabile o irrealizzabile che ha sentito da parte degli altri candidati.
Più che una proposta, la cosa che più mi ha fatto divertire è stato il fatto che un candidato sindaco ( l’avv. Armando Lamberti n.d.r.) ancora non sa se sostenere Caldoro o De Luca alle Regionali. Da una parte non può fare torti a Napoli (a capo dell’associazione “Cava è unica” in appoggio a Lamberti, che sostiene Caldoro alle Regionali) e dall’altra non può fare torto a Gravagnuolo (anima e portavoce della lista “Città Democratica” in appoggio a Lamberti , che sostiene De Luca). Questa è una situazione paradossale, direi anche ridicola.
Perché i cavesi dovrebbero votarla e perché Vincenzo Servalli è la persona giusta per rilanciare la città?
Perché il mio percorso politico è chiaro e trasparente, perché non sono un improvvisato. No ho mai fatto cambi di casacca; quando ho vinto le elezioni mi sono assunto la responsabilità di amministrare la città facendo l’assessore al commercio ed alla polizia locale nell’amministrazione Gravagnuolo centrando degli obiettivi importanti. Ho la possibilità di attuare collegamenti con la Provincia, con la Regione, con il Governo centrale. Il Pd è l’unica forza politica rimasta. Sono nato e cresciuto in questa città: sono radicato a Cava, la conosco alla perfezione e non vedo altri candidati che possano vantare questo tipo di percorso. Chiedo fiducia oltre che per il programma anche per il mio precorso personale. Voglio cambiare Cava, vogliamo un cambio di passo.
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