A Cava de’ Tirreni presentate le iniziative per la realizzazione di un museo dedicato alla grandiosa opera umanitaria di Lucia Apicella
Il Comitato “Figli di Mamma Lucia”, alla presenza del Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, dell’Arcivescovo S.E. Mons Orazio Soricelli, del vicario don Osvaldo Masullo, del Vicesindaco Armando Lamberti, hanno presentato stamattina, presso la Sala dei Gemellaggi di Palazzo di Città, le iniziative in corso per realizzare il museo dedicato alla grandiosa opera umanitaria e di pietà cristiana che ebbe una risonanza mondiale nel dopoguerra di Lucia Apicella.
“L’intento del Comitato –afferma Felice Scermino, presidente del Comitato Figli di Mamma Lucia – è quello dare la doverosa e giusta rilevanza alla figura di una donna pia, che ha fatto onore alla nostra città, ha avuto riconoscimenti di altissimo valore, da Capi di Stato, ma soprattutto ha avuto quello di tante mamme alle quali con la sua incredibile opera ha riconsegnato i resti dei loro figli morti in battaglia sulle nostre colline, senza alcuna distinzione. Il museo sarà non solo il luogo dove saranno custoditi i cimeli, ma anche dove saranno divulgati i valori che ci ha lasciato Mamma Lucia che sono valori universali e di iniziative, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e per questo abbiamo avviato la ricerca di sostegno sotto forma di contributi liberi e di donazioni”.
Il Comitato composto da Felice Scermino, Annamaria e Lucia Apicella, nipoti dirette della “Madre dei caduti”, Lucia Avigliano, Gennaro Galdo, Gaetano Guida, Alfonso Prisco, Beatrice Sparano e Franco Bruno Vitolo, ha aperto il conto corrente 0460-003156379, presso la filiale BPER BANCA, intestato a Comitato “Figli di Mamma Lucia”, Iban: 88F0538776173000003156378.
L’Amministrazione Servalli ha individuato la sede del museo nei locali del Complesso monumentale di San Giovanni ex Eca ed ha stanziato i fondi necessari alla sua realizzazione.
“La figura di Mamma Lucia – afferma il Sindaco Servalli – è di una grande attualità, perché esprime il valore della pietas, della solidarietà, ma anche del coraggio, di una forza d’animo non comune rispetto anche alle difficoltà che ha affrontato non solo nella pietosa raccolta dei resti umani dei soldati, ma anche per le avversità degli uomini. La sua storia è unica al mondo ed è universalmente riconosciuta anche dalla chiesa. È doveroso per la nostra città ricordarla, custodire e divulgare la sua memoria alle giovani generazioni e a quanti non la conoscono”.
Chiarita anche la posizione della chiesa locale sulla beatificazione di Lucia Apicella.
“Per una comunità e per la sua chiesa non può esserci gioia più grande che una propria figlia possa elevarsi alla beatificazione – afferma S.E. Mons Orazio Soricelli – ma per poter avviare questo processo bisogna seguire un iter ben preciso e non serve inviare petizioni direttamente al Papa. Mamma Lucia è certamente una figura che può aspirare alla beatificazione ma secondo quelli che sono i percorsi indicati dalla chiesa”.