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Cava de’ Tirreni, presentato il preliminare del PUC approvato dalla Giunta

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Cava de’ Tirreni, presentato il preliminare del PUC approvato dalla Giunta
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Presentato, stamattina, a Cava de’ Tirreni, il preliminare del PUC, appena approvato dalla Giunta tenutasi alle ore 9.00. Le parole del sindaco Servalli e dell’assessore Minieri

Il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli e l’Assessore all’urbanistica, Giovanni Minieri, hanno illustrato le strategie della riqualificazione urbana previste dal nuovo Piano Urbanistico Comunale, per il quale a giorni inizierà la fase di ascolto e delle osservazioni aperte al territorio.

Abbiamo portato a termine un lavoro iniziato dieci anni fa – afferma il Sindaco Servalli – riprendendo ed attualizzando un lavoro fondamentale per la città. Finalmente avremo lo strumento che ci permetterà di una nuova pianificazione urbanistica a cemento zero, ma che consentirà di recuperare l’enorme patrimonio edilizio spesso abbandonato ed in disuso. Avremo una città con una identità coerente con le diverse vocazioni che sono quella del commercio, ma anche del turismo, delle tradizioni storiche e dell’innovazione. Con il PUC disegneremo la città per i prossimi vent’anni con nuove opportunità di lavoro e sviluppo”.

Tre le linee di indirizzo previste  nel nuovo preliminare di PUC: il piano urbano delle nuove centralità lungo le infrastrutture di fondovalle; la rete di valorizzazione storico ambientale e delle identità locali; l’anulare della rigenerazione urbana della città contemporanea. Progetti guida in continuità con la proposta del 2009 negli intenti, ma attualizzati nella loro possibile esecuzione senza peraltro ricorrere a varianti del Piano Regolatore Generale.

Intorno a questi tre assi – afferma l’Assessore Minieri – si sviluppa la strategia messa in campo e delle opportunità progettuali prioritarie come la possibilità di costruire una nuova generazione di parchi, disegnare i margini e gli spazi residuali, valorizzare i paesaggi infrastrutturali, qualificare la campagna urbana, ridefinire le gerarchie urbane, qualificare il patrimonio edilizio obsoleto, rigenerare i tessuti deboli, ripensare l’accessibilità alle aree sensibili, tenere in manutenzione i versanti, mediante la loro fruizione, per garantire una mitigazione dei rischi. Questo piano deve essere visto come un grande piano di “recupero“ non solo del costruito ma anche del territorio. Sono tutte azioni per le quali ci aspettiamo anche proposte dal territorio.”

La consultazione di tutte le mappe e le documentazioni sarà possibile sul sito istituzionale attraverso un link dedicato non appena saranno completate tutte le procedure tecnico amministrative.