Gli abitanti dei prefabbricati della frazione Santa Lucia, Cava de’ Tirreni, sono terrorizzati dall’idea di dover trascorrere un altro freddo inverno nei container mal ridotti.
Il motivo che fonda la loro paura è la mancanza di fondi, che tardano ad arrivare dalla Regione; alto il rischio che i lavori possano interrompersi, rinviando così la consegna delle abitazioni che loro spettano.
La ditta Sud appalti Agropoli, incaricata alla costruzione delle 68 nuove case popolari, non è più disposta a lavorare “gratis” ed ha già provveduto a ridurre il numero di lavoratori nel cantiere, trasferendo le unità in impieghi “utili” , in lavori dove c’è la sicurezza di ricevere i pagamenti.
L’ultimo pagamento risale a 6 mesi fa, quando l’amministrazione Galdi ha erogato alla ditta 300 mila euro. Il saldo però, è ancora lontano e se non arrivano i fondi il rischio che i lavori si fermino diventerà realtà.
Un vero peccato se si pensa che le abitazioni sono quasi ultimate. Un “sogno” (agonia!) per i terremotati di Cava, lungo 33 anni che si frantuma. Maledetto fu il terremoto del 23 Novembre del 1980; ancora oggi uomini, donne e soprattutto bambini, sono costretti a vivere nel degrado e nel disagio assoluto.