Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa sull’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava, destinatario di oltre 7 milioni di euro di finanziamenti
Si è tenuta stamattina, a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, la conferenza stampa sull’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo, a cui hanno partecipato, il Sindaco Vincenzo Servalli, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona, Vincenzo D’Amato, l’Assessore alle politiche per la tutela della salute, Armando Lamberti, il Direttore Sanitario, dell’Azienda, Anna Borrelli, il presidente della Commissione Sanità del Comune di Cava de’ Tirreni, Paola Landi, presenti anche il Direttore sanitario del presidio ospedaliero cavese, Luciana Catena, con dirigenti e primari del nosocomio cittadino.
“L’Azienda non dimentica, anzi difende il presidio di Cava de’ Tirreni – afferma il Direttore D’Amato – tutto quello che abbiamo presentato è frutto di una programmazione che viene da lontano. Dal suo inserimento nell’Azienda, nel 2010, sono stati assicurati tutti i servizi previsti, con eccellenze che sono punto di riferimento in tutta la regione. Ci sono le difficoltà sul personale, come in tutta Italia e specificamente per il pronto soccorso, che per essere superate devono prevedere una diversa normativa contrattuale oggetto di una riforma a livello nazionale, ma nonostante tutto, dal 2011 ad oggi, c’è stato un incremento complessivo di 40 unità e siamo impegnati alla copertura delle posizioni ancora vacanti di dirigenti medici e sanitari. L’Azienda sostiene pienamente le attività del presidio cavese, e punta a potenziarle e riqualificarle, con investimenti importanti e un crono programma ben preciso; con questi lavori metteremo in piena sicurezza ed efficienza una struttura che, ricordiamolo, risale al XVI secolo”.
Il Plesso cavese è destinatario di 7.296.219,25 milioni di euro di finanziamenti, di cui 816 mila euro di lavori già conclusi, entro l’anno saranno terminati anche i lavori per il nuovo pronto soccorso di 500 mq, la nuova rianimazione, la nuova utic, la nuova tac, adeguamento del blocco operatorio, il riassetto del laboratorio di analisi, oltre a nuove strumentazioni ed attrezzature mediche ad interventi strutturali, anche sulle facciate, e la parte storica del plesso, portone e cappella.
“Oggi abbiamo fatto una cosa molto semplice – afferma il Sindaco Servalli – una operazione di verità, senza propaganda, né infingimenti. Il Direttore D’Amato, dati alla mano, ha rappresentato il lavoro che è stato fatto in questi anni, che si sta facendo e che si farà. Abbiamo chiesto attenzione al nostro ospedale, non solo ai vertici aziendali ma anche ai vertici regionali, al governatore De Luca, e le risposte ritengo siano state positive, e ribadiscono in maniera inequivocabile, il ruolo centrale del nostro plesso nell’ambito dell’Azienda e del territorio di competenza, e la sua ulteriore valorizzazione, e per questo mi ritengo soddisfatto. Dal 2015 ad oggi l’impegno dell’amministrazione sull’ospedale è stato continuo, direi quotidiano, con la consapevolezza delle criticità, causate dalla pandemia, ma soprattutto da problemi relativi all’assunzione del personale, in particolare per il pronto soccorso, che è un problema non solo del nostro ospedale ma della sanità italiana in generale”.
Questa le funzioni principali del Presidio Ospedaliero Santa Maria Incoronata dell’Olmo: Pronto Soccorso con posti tecnici di osservazione breve intensiva che registra annualmente circa 25 mila accessi; Anestesia e Rianimazione con posti letto; Cardiologia con Utic; Medicina Generale, Chirurgia Generale e d’Urgenza, Ortotraumatologia, Dermatologia, Pediatria, Servizi diagnostici. Eroga anche prestazioni ambulatoriali, di Day Hospital e di ricovero ordinario in elezione e urgenza ed è in collegamento con il DEA di II Livello “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno per la casistica ad alta specializzazione.
”Tutti i lavori e gli interventi presentati oggi – afferma l’Assessore Armando Lamberti – sono frutto di una programmazione che non è iniziata oggi ma da diversi anni, e qualsiasi persona di buon senso intuisce che per arrivare alla cantierizzazione di un’opera pubblica occorre un percorso estremamente articolato. Noi abbiamo privilegiato la politica del fare in silenzio, senza amplificazioni propagandistiche ed era necessaria questa operazione di verità per sgombrare il campo da ogni falsa informazione e fare chiarezza rispetto all’attribuzione di responsabilità che non sono in capo né a questa Amministrazione comunale, né all’Azienda, né alla Regione. Oggi registriamo, ancora una volta, la volontà di migliorare il nostro ospedale da parte dei vertici aziendali. Il nostro compito è anche quello di prestare attenzione alle proteste e proposte dei cittadini e tradurle, per il nostro ruolo istituzionale, in azioni e credo che stiamo assolvendo anche a questo compito”.