A Cava de’ Tirreni denunciato un 21enne originario della provincia di Caserta per ricettazione di motocicli e riciclaggio
La Polizia di Stato del Commissariato di Cava de’ Tirreni ha denunciato un 21enne, nativo della provincia di Caserta ma residente nella città metelliana, per i reati di ricettazione e riciclaggio.
L’attività è scaturita nell’ambito del potenziamento dei servizi di controllo del territorio nelle zone collinari San Lorenzo, San Pietro e Pineta La Serra di Cava de’ Tirreni finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di natura predatoria tra i quali i furti in abitazione, perpetrati nei giorni scorsi, soprattutto in suddette aree.
In particolare, in località San Lorenzo, gli agenti, controllando un ciclomotore sospetto, hanno riscontrato la presenza della targa intestata ad un giovane, abitante in zona, ma rilasciata per un veicolo diverso.
Inoltre, il ciclomotore era stato riverniciato e il numero di telaio si presentava abraso. Gli agenti hanno rintracciato presso la sua abitazione il proprietario e, da successivi controlli, il giovane è risultato intestatario di ben 72 veicoli in uso a persone residenti in aree ad alta densità criminale del napoletano e del casertano.
Pertanto, il 21enne è stato denunciato per i reati di ricettazione e riciclaggio mentre il motociclo e l’ulteriore materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Nel centro città, inoltre, sono stati attuati dagli agenti accurati controlli amministrativi nei confronti di esercizi pubblici, al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni impartite contenute nelle licenze e, in generale, della normativa di settore.
Nello specifico, sono stati controllati tre locali dove sono state riscontrate gravi violazioni, sanzionate anche a titolo di illecito amministrativo, quali la mancata autorizzazione per attività di intrattenimento musicale, la somministrazione di bevande alcoliche a minori infra sedicenni e la mancata comunicazione al Centro dell’Impiego dell’assunzione di un lavoratore, nella fattispecie extracomunitario, per il quale sono tuttora in corso accertamenti in ordine alla sua regolare presenza sul territorio nazionale.
Uno dei locali, inoltre, è risultato completamente inidoneo poiché non in regola con la normativa prevista in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Di conseguenza, l’attività è stata, immediatamente, fatta cessare.
All’esito dei controlli amministrativi sono state elevate contravvenzioni per un totale di oltre 7000 euro, con richiesta di provvedimento di chiusura di un locale per mancanza di autorizzazioni, nonché controllate complessivamente 26 persone, di cui 11 con precedenti penali e di polizia, mentre altre 2 sono state segnalate alla locale Prefettura per la detenzione di sostanza stupefacente tipo hashish per uso personale.