Lo storico Palazzo Sparano di Cava de’ Tirreni accoglierà le persone con disabilità quando non potranno più contare sul sostegno della propria famiglia
Cava – Sono stati completati i lavori di riqualificazione e rifunzionalità dello storico Palazzo Sparano (comunemente denominata Casa Apicella) in “Casa del Dopo di Noi”, ubicata tra via Carlo Santoro e Via Ragone, nell’ambito del Programma PIU Europa PO FESR Campania 2007 /2013 “Sviluppo Urbano e qualità della vita” per un importo complessivo di circa 332 mila euro.
Lo storico cinquecentesco Palazzo Sparano è destinato a diventare la nuova casa delle persone con disabilità che non possono più avere il sostegno della propria famiglia ed è stato completamente adattato alle nuove necessità con l’abbattimento delle barriere architettoniche, ascensori ed ambienti completamente adeguati alle nuove funzioni previste con comfort bioclimatico.
“Il progetto del Dopo di Noi è tra i più qualificanti della nostra amministrazione – afferma il Sindaco Servalli – ed è una concreta prospettiva per il futuro di tante famiglie che vivono la disabilità dei propri figli e che ora possono contare su chi li accoglierà quando non ci saranno più, con una assistenza qualificata. Adesso possiamo avviare tutta la fase per il bando di assegnazione a chi dovrà gestirlo”.
Il palazzo è composto da due piani con una corte interna e porticati; al piano terra sono previsti il front office, gli uffici amministrativi, i laboratori, una palestra, sala per riunioni e attività teatrali, al primo piano, invece, le camere da letto, servizi attrezzati per disabili, soggiorno-cucina e un grande terrazzo che potrà essere destinato successivamente a spazio per altre attività terapeutiche.
“La riqualificazione ha purtroppo avuto diverse vicissitudini – afferma il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, Nunzio Senatore – che abbiamo superato e ora consegniamo una bellissima struttura che sarà un fiore all’occhiello della città, non solo per la grande opera di ristrutturazione ma anche per le funzioni che è chiamata a svolgere”.