Cava de’ Tirreni oggi, come ogni anno, ha reso omaggio alla piccola Simonetta Lamberti vittima della camorra a soli 11 anni
La città di Cava de’ Tirreni celebra il 39°anniversario dalla morte della piccola Simonetta Lamberti, figlia del procuratore del Tribunale di Sala Consilina. Oggi, sabato 29 maggio 2021 intorno alle ore 10:30 circa, il Primo Cittadino di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli ha deposto dei fiori al monumento dedicato a Simonetta Lamberti, nel Parco Falcone e Borsellino di viale Crispi, alla presenza della sorella Serena, dello zio Alfredo e della cugina Agata, degli assessori e consiglieri comunali e gli alunni della I A della scuola media Balzico frequentata da Simonetta. All’iniziativa ha aderito anche l’Associazione Liberi Avvocati Salernitani.
“A Simonetta – dichiara il Sindaco Servalli – è intitolato lo stadio comunale e una scuola cittadina, la biblioteca del “Museo del mare” di Napoli, una piazza della città di Cautano, in provincia di Benevento, nel 2018 le è stato dedicato dal sindaco di Napoli De Magistris, una piazzetta del capoluogo, il 29 maggio 1984 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, in visita a Cava de’ Tirreni, scopri una targa in suo ricordo.
Simonetta Lamberti – conclude Servalli – è ricordata ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie, che in questa data legge il lungo elenco dei nomi delle vittime di mafia e fenomeni mafiosi”.
La storia di Simonetta
Aveva solo 11 anni quando nel pomeriggio del 29 maggio del 1982, in macchina col padre Alfonso Lamberti, procuratore di Sala Consilina, molto impegnato nella lotta alla camorra, di ritorno da alcune ore in spiaggia a Vietri sul Mare, fu vittima di un agguato mentre percorrevano corso Principe Amedeo, all’altezza di via Della Repubblica.
Il destino crudele volle che ad essere colpita inesorabilmente dai colpi sparati dai killer che affiancarono l’auto del giudice fu Simonetta, che aveva la testa appoggiata al vetro posteriore dell’auto, mentre il padre fu colpito ma salvò la vita. Le indagini portarono all’identificazione nel 2011 dell’esecutore materiale e all’individuazione del mandante, entrambi esponenti di spicco nell’agro nocerino sarnese della Nuova Camorra Organizzata.