Parte da Cava de’ Tirreni la grande sfida del Piano Paesaggistico regionale. Ieri al Convegno dell’Ordine degli Architetti, presente anche il vice presidente della Regione Campania e assessore all’Urbanistica Bonavitacola
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“Il Piano Paesaggistico della Regione Campania si farà e in tempi brevi, l’accordo Regione-Ministero è stato siglato qualche giorno fa ed è già partito un cronoprogramma con delle macroazioni stabilite”. Lo ha assicurato il vicePresidente della Giunta della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, ieri nell’aula consiliare di Cava de’ Tirreni, nel chiudere il Convegno “Penisola Sorrentino – Amalfitana. Dal Put al Piano Paesaggistico”, organizzato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Salerno.
Il paesaggio della regione Campania è tanto vario, ha detto il vicePresidente Bonavitacola, che è anche assessore all’Urbanistica: “Questo sarà il piano dei piani, una sfida enorme”. Non sarà un piano unico, anche se avrà un “nocciolo duro”, dei “criteri generali”, ma – ha spiegato – una volta definiti ambiti omogenei di pianificazione, ogni zona potrà partire in maniera autonoma.
Ha introdotto il convegno la Presidente dell’Ordine, Architetto Maria Gabriella Alfano che, dopo i saluti del Sindaco Vincenzo Servalli, ha richiamato la recente pronuncia della Corte Costituzionale, che stabilisce la non applicabilità della LRC 15/2000 nella Penisola sorrentino-amalfitana in deroga al Piano Urbanistico Territoriale. E’ proprio questa la decisione che ha alimentato un pesante clima di incertezza, oltre che sulle attività edilizie, anche sull’efficacia della pianificazione provinciale per le ricadute su quelle comunali tuttora in corso. La Presidente Alfano, ha ricordato, citando uno scritto dell’urbanista Vezio De Lucia, che il Put risale a molti anni fa (formalmente al 1987, in realtà al 1969) e quindi vige su un territorio e una società profondamente cambiati. “Va superato – ha detto l’architetto Alfano – per passare in modo poco doloroso e problematico, al piano paesaggistico della penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana”.
Sono intervenuti il professore Domenico Moccia (Presidente INU Campania) e l’architetto Carmine Timpone dell’associazione City_line dei liberi professionisti cavesi, sulle prospettive del processo di trasformazione.
Una case-history molto importante è stata quella della Puglia, illustrata dalla professoressa Angela Barbanente, Urbanista, già assessore e autrice del piano di quella regione: “Il paesaggio è tutto – ha detto – anche e soprattutto la vita quotidiana. Non abbiamo fatto questo piano per la tutela o per armonizzare tutela e sviluppo. Abbiamo fatto questo piano per lo sviluppo, per uno sviluppo diverso, utilizzando un approccio che non è solo vincolistico, ma propositivo e progettuale”.
Ecco la risposta ai sindaci della Costiera: proporre e progettare. Su questo aveva aperto uno spiraglio anche la nuova Soprintendente Bap di Salerno, architetto Francesca Casule, che si è detta disposta a incontrare i tecnici per stabilire le regole che dovranno essere sovrane tra Enti per procedere alla pianificazione condivisa.
Il vicePresidente della Commissione parlamentare Ambiente-Territorio-Lavori pubblici onorevole Tino Iannuzzi ha dettagliato l’incontro tra il Presidente della Regione Vincenzo De Luca e il ministro Dario Franceschini, il cronoprogramma, le sei macroazioni, il comitato snellissimo, che agiranno entro un percorso già sancito, che rispetta in pieno le esigenze di dinamismo del territorio.
Dopo il dibattito, le conclusioni dell’assessore Fulvio Bonavitacola sono state di pieno accordo con i tecnici e con le premesse del Convegno: piano adatto ai tempi, regola del riuso in edilizia, che sostituisca e abolisca il consumo e l’abuso dei suoli, riavvicinamento alla popolazione attraverso scelte democraticamente condivise.
L’evento, patrocinato dal Comune di Cava de’ Tirreni, designato capofila dei comuni della Penisola per le iniziative in materia, ha come fine l’individuazione di una strategia per giungere, in tempi brevi, all’attualizzazione della vigente pianificazione paesaggistica (PUT ex LR 35/87), in un’ottica che garantisca la tutela del paesaggio e regole certe per gli interventi urbanistici ed edilizi.
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