A 12 anni dalla scomparsa di Catello Mari, i tifosi della Cavese e la città di Cava de’ Tirreni si sono stretti intorno alla famiglia del difensore
Sono passati 12 anni dalla prematura scomparsa di Catello Mari, indimenticato difensore della Cavese, scomparso nel giorno dell’ultima promozione in Serie C1 della squadra metelliana.
Nel giorno della commemorazione, del giocatore di Castellammare di Stabia, tanti i personaggi illustri presenti al Duomo di Cava de’ Tirreni. Infatti, si sono visti i calciatori della stagione attuale, da Bitetto a Claudio De Rosa, ma anche calciatori che hanno militato con il compianto Mari.
Da Salvatore Campilongo, allenatore di quella Cavese che ottenne la promozione in C, ad Antonio Schetter e Gerardo Alfano, compagni di squadra di Catello. Inoltre, presente anche Nicola Dionisio, direttore sportivo della società metelliana nell’anno della C1. Assente, invece, Antonio Fariello, presidente di quella che fu la Cavese del 2005/06 e che, dopo 12 anni, è ancora lì a guidare la società metelliana.
Giuseppe Mari, padre di Catello, durante la celebrazione, ha parlato con commozione: “Dopo 12 anni, io non ho ancora saputo ricostruire quel tragico incidente. Questo anno della sua scomparsa per me è particolare: il 12 mi ha sempre portato felicità, ma questa volta un po’ meno. Se dividiamo il numero 12, otteniamo due 6, ovvero il numero di maglia che Catello indossava. Quello che c’è da dire a lui è soltanto ‘GRAZIE’“.