La giunta regionale della Campania ha incluso parte del territorio di Castel San Giorgio nella Zes Campania (Zona Economica Speciale)
Castel San Giorgio, arriva la Zes.
La decisione della giunta regionale riguarda circa quarantamila metri quadri individuati all’uscita del casello autostradale dell’A30 di Castel San Giorgio ed in parte già urbanizzati e strutturati perché hanno ad oggetto l’ex deposito della Marina Militare dove insistono costruzioni da sempre adibite a magazzini, celle frigorifere e persino con un terminal ferroviario dipendente dalla vicina stazione di Codola.
La Zona Economica Speciale permetterà a chi investirà in quel luogo, con una serie di protocolli con il Comune, di utilizzare un regime fiscale vantaggioso con risparmi di tasse e benefit riguardo l’occupazione.
“È un successo che va oltre le nostre più rosee aspettative – ha dichiarato evidentemente felice la prima cittadina Paola Lanzara – Dopo appena nove mesi dal nostro insediamento, il riconoscimento di Zes all’ex deposito della Marina Militare ci permette di ottenere un elemento di attrattiva per gli imprenditori e destina un bene importante presente sul territorio a vantaggio dello sviluppo del paese. La crescita del nostro territorio è ancor più significativa perché non è lasciata ad interventi di tipo assistenzialistico, ma facilita insediamenti produttivi di cui beneficeranno i giovani di Castel San Giorgio.
Un terminal ferroviario interno, l’uscita del casello autostradale dell’A30 a pochi metri, situato ai confini con Nocera Inferiore e Nocera Superiore, la nostra zona Zes si candida naturalmente a diventare un polo logistico di grande rilevanza in Campania al servizio sia dell’Interporto di Nola che del Porto Commerciale di Salerno. Quando abbiamo chiesto alla Regione il riconoscimento di Zes abbiamo puntato proprio su queste caratteristiche e su questa vocazione naturale. Ed abbiamo avuto ragione con una intuizione che riguarda tutto il paese ma in modo particolare i giovani”.
La Zes, per essere operativa, attende ora gli adempimenti burocratici e l’avvio delle opere per permettere nel prossimo futuro la piena funzionalità dell’intera area destinata a rivoluzionare occupazione, viabilità, collegamenti e ospitalità del comprensorio tra l’Agro nocerino e la valle dell’Irno.