1 milione di euro per la messa in sicurezza e mitigazione del rischio idraulico del torrente Solofrana. Stamane al via i lavori
«Un altro importantissimo intervento che si concretizza sul nostro territorio, il Comune di Castel San Giorgio è stato beneficiario di un finanziamento di € 999.032,00, ottenuto dal Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanza con Decreto del 30 dicembre 2019. Nonostante la pandemia che ha rallentato l’iter di tanti lavori siamo riusciti a far partire anche questa opera fondamentale per la difesa e la sicurezza del nostro territorio e dei suoi abitanti. Se a questo intervento sommiamo i 500 mila euro per la messa in sicurezza del ponte, i 3 milioni per la nuova bretella che sempre dal ponte, altezza Pecos, si collegherà all’autostrada ed il milione di euro per la messa in sicurezza ed il miglioramento della viabilità urbana ed extra urbana verso la stazione ferroviaria ed il casello autostradale di Castel San Giorgio, solo su quest’area di via Luigi Guerrasio insistono finanziamenti per quasi 5 milioni di euro. Un traguardo importante e senza precedenti per Castel San Giorgio» ha commentato il sindaco Paola Lanzara.
Presenti all’inaugurazione dei lavori che prevedono interventi sia in via Guerrasio che in via Schiavone, il parroco di Castel San Giorgio don Gianluca Cipolletta che ha benedetto l’opera, la ditta esecutrice e tutti i presenti: il sindaco Paola Lanzara, il vice sindaco Giuseppe Alfano, l’assessore ai Lavori Pubblici Gilda Tranzillo, l’assessore alla Manutenzione Giustina Galluzzo, l’assessore alle Politiche sociali Antonia Alfano, il presidente del consiglio comunale Michele Fasolino.
La finalità dell’intervento è quella di sistemare la parte esterna all’alveo di due tratti dell’argine in destra idraulica del torrente Solofrana nel territorio del Comune di Castel San Giorgio, contribuendo ad incrementarne la sicurezza. In tali tratti, infatti, il torrente Solofrana è caratterizzato da una sezione idraulica a cielo aperto delimitato lateralmente da argini artificiali costituiti da muri a gravità in muratura o in cemento armato. A progettare l’opera è stata la società Citygov Engineering Srl di Roma, che ha effettuato un accurato studio sulla criticità che da anni si presentava nei tratti che saranno interessati dai lavori.
Lo scopo dell’intervento di messa in sicurezza consiste nell’incrementare la resilienza dal rischio idraulico di porzioni di territorio comunale poste al margine del torrente Solofrana, nonché di preservare gli adiacenti terreni coltivati dal rischio di sversamento delle acque inquinate del torrente, sia in conseguenza di un collasso dell’argine che di fenomeni di sifonamento, terreni che verrebbero contaminati irrimediabilmente dai metalli pesanti che le acque del torrente quotidianamente trasportano verso il fiume Sarno. Sono state individuate diverse tipologie di muro su pali da realizzare, che si differenziano essenzialmente per l’altezza fuori terra del parametro murario, e per l’altezza e l’interasse dei pali, dimensioni che sono state adeguate alla variabilità dell’altezza dell’argine nei tratti oggetto di intervento.
L’opera in progetto, nella porzione fuori terra, sarà accostata all’argine esistente, ma da essa giuntata mediante l’interposizione di materiale compressibile per uno spessore stimato di circa 5 cm mentre sul lato esterno del nuovo paramento murario sarà realizzato un rivestimento in tufo. L’obiettivo principale dell’intervento è anche quello di rapportare la nuova opera con le preesistenze e di adeguare l’insieme al contesto limitrofo. L’intervento, così come da progetto, costituisce un giusto connubio tra antico e moderno, risultando in armonia con il contesto. I materiali utilizzati per il rivestimento, tufo giallo e/o grigio, rievocano le tecniche costruttive di un tempo e bene si adeguano al contesto architettonico dell’intorno. Tra l’altro si ritiene che i lavori, oltre alla importante funzione di difesa del territorio da eventuali esondazioni a causa di rotture, contribuirà anche a migliorare il decoro urbano del tratto interessato dall’intervento.