Dalle analisi comunali sul caso Soget si evince un errore a monte. Il contratto stipulato con la società di riscossione tributi presenta un atto di indirizzo mancante.

Un atto di indirizzo mancante, dubbi sulla concessione e problemi di interpretazione di un regolamento contraddittorio e poco chiaro. Questo si è evinto dall’ultima indagine comunale sul caso SOGET. In seguito al consiglio comunale che ha tenuto i cittadini sarnesi fino a tarda notte, terminato con l’intervento delle forze armate, si sono subito attivate le indagini di verifica sul problema. Avviata la procedura per sospendere il lavoro della Soget, l’ente di riscossioni tributi, attivo sul comune di Sarno. Stabilita anche una definizione agevolata dei tributi comunali con l’abbattimento di tutte le sanzioni e interessi.

Ad esporsi è stato il consigliere del PD Raffaele Franco che ha definito il metodo della Soget “Invasivo e discutibile“. Il consigliere di maggioranza Livio Falciano, si è dimostrato totalmente contrario all’assegnazione della riscossione dei tributi in forma privata. Si è entrato nel merito di metodologie errate che mettono in discussione lo stesso operato dell’ente, che ha rivendicato, tramite misure sballate, delle tariffazioni che risultano esenti da una legge del 2012.

In conclusione, l’On.Falciano propone una rivalutazione delle cartelle esattoriali e un controllo capillare per evitare errori commessi e valutare in seguito un’eventuale revoca della gestione affidata. Ovviamente viene richiesto di agire nei tempi più brevi possibili, siccome la popolazione locale sta vivendo già da molto tempo in un clima di tensione.