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Caso Fonderie Pisano: si ricostituisce il comitato “Salute e Vita”

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Caso Fonderie Pisano: si ricostituisce il comitato “Salute e Vita”

Continua la battaglia legale contro le Fonderie Pisano per l’ inquinamento ambientale.

Nel pomeriggio di domenica, presso il BaRambla di Fratte, si è tenuta l’assemblea cittadina che ha ridato vita al comitato “Salute e Vita“.

Il suddetto comitato era nato nel 2004 e, insieme ad altre associazioni, aveva intrapreso una battaglia legale contro le Fonderie Pisano per l’ inquinamento ambientale. All’evento, oltre ai numerosi cittadini provenienti dalle zone limitrofe alla fonderia, hanno presenziato varie realtà associative e politiche come il Codacons Salerno, SOS Consumatori Salerno, Legambiente Salerno, Movimento 5 Stelle Salerno e Movimento 5 Stelle Pellezzano.

L’assemblea è stata molto partecipata e, a tratti, sono emerse la rabbia e la disperazione dei cittadini (in particolare di quelli residenti a Fratte e a Cologna) che hanno lamentato il fatto di respirare odori sgradevoli nei pressi dello stabilimento industriale.  Tra queste persone alcuni hanno affermato di aver perso dei familiari a causa di tumori o leucemie.

Per Lorenzo Forte (SOS Consumatori Salerno) è fondamentale ricostituire un comitato di cittadini per provare a risolvere la questione. Chiediamo alla magistratura di fare la sua parte e di avere più coraggio. Qualcuno il 5 ottobre ci ha detto di tapparci la bocca ma noi non lo faremo mai – ha proseguito Forte.

Da sottolineare che già il 5 ottobre si era tenuto un presidio nei pressi della Fonderia con la diretta televisiva da parte dell’emittente salernitana Tv  Oggi. Anna Nisivoccia (del Movimento 5 Stelle Salerno) ha voluto ricordare che i deputati pentastellati Silvia Giordano e Angelo Tofalo hanno presentato un’interrogazione parlamentare sul caso senza però avere alcuna risposta. Anche il Codacons ha inoltrato un’altra denuncia alla Procura della Repubblica.

Durante l’assemblea è stato costituito il direttivo del comitato che avrà il compito di mettere insieme le idee da proporre e discutere nelle prossime riunioni. Ci sono state anche delle proposte finalizzate all’organizzazione di presidi o fiaccolate sotto la Prefettura di Salerno in segno di protesta. Si è chiesta a gran voce, durante l’incontro, l’immediata delocalizzazione dell’impianto rispettando, però, gli standard di sicurezza ambientale.

 

 

Articolo a cura di Vincenzo Ugliano.

Servizio Video e montaggio a cura di Danilo Iammancino.