Il caso di Coronavirus con la morte del 76enne di Bellizzi mettono in apprensione i fedeli di Battipaglia. Arrivano le rassicurazioni di Don Vincenzo

Caso di Coronavirus a Battipaglia: un 76enne di Bellizzi è deceduto nella serata di mercoledì e subito è scattato l’allarme tra i fedeli della Parrocchia Santa Maria della Speranza del territorio battipagliese.

Ma a tranquillizzare tutti ci ha pensato Don Vincenzo, il parroco della comunità di Battipaglia. Queste le sue parole: “Come tutti voi ben sapete, il caso di Coronavirus e il decesso di Bellizzi ha riguardato il nostro diacono. Questa notte sono stato contattato dalle autorità per capire gli ultimi suoi spostamenti e quando è stato qui da noi l’ultima volta e risale al 24 febbraio scorso. Quel giorno ci fu l’incontro con la comunità ma poi successivamente non si presentò alla Quaresima perché fuori città. Pertanto voglio rassicurarvi tutti perché non c’è bisogno di fare controlli, in quanto è stato contagiato intorno all’1-2 marzo“.

La situazione a Bellizzi: le parole di Volpe

A Bellizzi arrivano già i primi riscontri dopo il caso del diacono vittima del Coronavirus: 50 persone sono state messe in quarantena. Invece, come riporta Ottopagine, una persona potrebbe aver trasmesso il contagio, in quanto proveniente dalla Lombardia.

Inoltre, è stata emanata l’ordinanza di sospensione delle attività dei docenti e del personale dell’Istituto Comprensivo “Gaurico Rodari” fino al 25 marzo. Infine, sono iniziate le attività di sanificazione del territorio.

Contattato telefonicamente dalla nostra redazione, il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, ha confermato le parole di Don Vincenzo della Parrocchia di Santa Maria della Speranza: “La vittima ha contratto il virus tra la fine di febbraio ed i primi giorni di marzo. Quindi chiunque in quel periodo possa aver avuto contatto con lui, che sia un familiare o un frequentante della Parrocchia di Bellizzi, è consigliato un periodo di quarantena“.