Casa Letizia la neonata comunità alloggio per minori, sita a Soccorso di Fisciano, ospita la Convention “Il disagio minorile tra prevenzione e recupero”
Casa Letizia, la comunità alloggio per minori, inaugurata lo scorso 22 marzo a Soccorso di Fisciano (SA) celebra l’inizio delle sue attività con la Convention “Il disagio minorile tra prevenzione e recupero”, un evento organizzato dalla Cooperativa Sociale San Tommaso Onlus , presieduta dalla dottoressa Letizia Lanzuise, che si è tenuto presso i locali dell’accogliente struttura lunedì 28 aprile.
Nell’ambito del meeting, che ha vantato la presenza di numerosi esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni, è stato possibile esaminare l’attuale normativa vigente, in materia di affido e custodia di minori, focalizzando il discorso sui ruoli e le responsabilità che le strutture pubbliche e private devono assumersi per prevenire il disagio minorile e intervenire a favore del recupero e dell’integrazione sociale dei minori a rischio; tanti i temi esaminati:
«Mantenere alta l’attenzione al sostegno delle politiche sociali è un impegno cui le istituzioni non possono sottrarsi» queste le parole dell’Onorevole Anna Petrone, consigliere regionale alle politiche sociali, che dedica un pensiero non soltanto ai minori ma anche alle donne, a cui lo stato deve rivolgere uno sguardo particolare, qualificandole e rendendole sempre più parte integrante del mondo del lavoro.
«Casa Letizia è espressione di un duplice atto di coraggio» sottolinea Il presidente del Tribunale Minorenni di Salerno Pasquale Andria «Una “scommessa” coraggiosa, quella di Casa Letizia, che non solo si propone di affrontare le difficoltà economiche e finanziarie del periodo, mettendo in primo piano le politiche sociali, ma che soprattutto si occupa di un segmento dell’età evolutiva molto delicato, la fascia 11-18 anni, che dal 1904 in poi, con gli studi dello psicologo e pedagogista statunitense Stanley Hall, è definita adolescenza e descritta come un momento cruciale dell’esistenza dell’individuo». Parole di elogio, dunque, da parte di Andria a Casa Letizia che sceglie di dare spazio al periodo adolescenziale: «Nessuno o pochi si dedicano a questa fascia, perché l’adolescenza è una stagione della vita già difficilissima in sé. Una struttura di accoglienza come Casa Letizia è una risposta rimediale ad un disagio e dà la possibilità di ricostruire la personalità del ragazzo e le sue relazioni, in un ambiente familiare, che diventa insostituibile nel momento in cui non è più possibile fare affidamento sulla famiglia d’origine» .
Evitare le polemiche sull’istituzionalizzazione dei minori e riflettere sui modelli che la società offre alle giovani generazioni, sono i punti cardine dell’intervento del presidente della Camera Penale Salernitana Silverio Sica: «L’attuale crisi dei modelli culturali, nonché dei valori, ci invita alla riflessione. I minori assorbono i modelli che la società trasferisce loro e, in alcuni casi, quando la famiglia d’origine non è più in grado di svolgere il suo ruolo di guida per il minore, si rende necessario sostituire un cattivo modello con un modello positivo, è qui che entrano in gioco comunità come Casa Letizia che si assumono il compito di restituire ai giovani quei giusti modelli di cui necessitano per gettare le basi del loro futuro».
La convention, coordinata dalla professoressa e giornalista Rita Occidente Lupo, ha registrato la presenza dell’amministrazione comunale di Fisciano rappresentata dal Sindaco Avvocato Tommaso Amabile, che ha confermato la disponibilità già accordata alla struttura in occasione dell’inaugurazione e dal consigliere comunale delegato al piano di zona S6 Gennaro Siglioccolo. Hanno arricchito la convention con le loro esperienze di specialisti in ambito minorile, numerosi ospiti d’onore:
La sociologa e coordinatrice SAfAdI- Piano di zona S6 Daniela Gallo, che ha illustrato dettagliatamente le attività svolte nell’ambito del piano di zona S6 rivolte ai minori e alle loro famiglie; l’Avvocato Alba De Felice presidente AMI Agronocerino; l’avvocato Mariateresa De Scianni, presidente dell’Osservatorio Diritto di Famiglia– Salerno; l’onorevole Guido Milanese, neuropsichiatra; l’assessore del comune di Salerno Franco Picarone; la dottoressa Laila Giancotti presidente della pro loco di Mercato San Severino; l’educatrice Cristiana Bonagiunto, responsabile del centro di riabilitazione equestre Giacche Verdi e il professor Aurelio Di Matteo, già dirigente scolastico che ha dichiarato: «Non ci sono ragazzi difficili, ci sono cattive famiglie e cattivi maestri, è un problema di contesto sociale e di sistema di valori, a noi il compito restituire un futuro migliore alle giovani generazioni»