Nella serata di ieri, presso il Teatro Antonio Ghirelli di Salerno, Casa della poesia ha voluto ricordare il poeta Izet Sarjlic: uno straordinario personaggio noto in tutto il mondo, nonché grande amico di Casa della poesia e cittadino onorario della Città di Salerno.
L’evento, intitolato “Sarajevo Mon Amour”, rientra nel progetto “Balkan Express” ideato dalla Fondazione Salerno Contemporanea .
Izet Sarajlic nacque a Doboj (Bosnia) nel 1930 e si trasferì a Sarajevo nel 1945. In quella città si laureò in Lettere e nel 1954 fondò il “Gruppo54”, un movimento di innovazione poetica ed è stato anche uno degli organizzatori delle “Giornate poetiche di Sarajevo”. Molto stimato e conosciuto nell’ex Jugoslavia, era celebre anche in Russia e in numerosi altri Paesi. Durante il terribile assedio di Sarajevo rimase nella capitale bosniaca, dove perse le sue due sorelle a causa dei bombardamenti. Nel 1997 si recò a Salerno in virtù dell’ amicizia avuta col poeta salernitano Alfonso Gatto, e poco dopo, stabilì una collaborazione con Casa della poesia di Baronissi della quale fu nominato presidente onorario. Morì improvvisamente nel maggio del 2002.
L’ iniziativa è stata enormemente impreziosita dalle molte testimonianze riguardanti il famoso poeta. Interessante, poi, è stata la proiezione della video-lettera di Sarajlic indirizzata all’amico poeta Sinan Gudževic. Il video fu girato nel Febbraio del 1994 da due giornalisti tedeschi durante una tregua dell’assedio. In quell’occasione il poeta racconta la sua drammatica esperienza.
Sergio Iagulli, Raffaella Marzano e Giancarlo Cavallo, inoltre, hanno letto numerose poesie dello stesso autore.