Al convegno “I Giovani e le carriere internazionali” il Console della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia: Nasir Mammadov
[ads2] Carriere internazionali e Azerbaigian: un binomio vincente da far conoscere ai giovani studenti dell’Università degli Studi di Salerno. Con questo obiettivo nasce l’incontro tenutosi oggi, 18 novembre, presso l’Aula delle Lauree G. De Rosa dal titolo I Giovani e le Carriere Internazionali; il team Carriere Internazionali dell’Associazione Giovani nel Mondo, RomeMUN e l’Associazione Giovanile Italia Azerbaigian vogliono, infatti, supportare i giovani studenti italiani nel loro percorso di internazionalizzazione, mostrando le opportunità offerte in ambito internazionale e facendo conoscere la Repubblica dell’Azerbaigian.
L’idea di approfondire l’argomento è stata della delegata Rome MUN Salerno, Elena Mari. Nel suo intervento di presentazione dell’incontro ha chiarito l’importanza dell’internazionalizzazione; in un momento caratterizzato dalla chiusura del mondo del lavoro, è la possibilità che offre sbocchi ai giovani.
A confrontarsi sulla tematica delle carriere internazionali sono intervenuti persone che, come li definisce Mari, “hanno fatto dell’internazionalizzazione la loro ragione di vita“. Il primo degli ospiti a prendere la parola è la Prof.ssa Virginia Zambrano, Ordinario di Diritto Privato Comparato e Presidente della Fondazione Universitaria, che ha portato i saluti del Magnifico Rettore, Prof. Aurelio Tommasetti non presente all’incontro per impegni, ma attento all’iniziativa.
Riferendosi alla storia di persecuzione ed esilio dello scrittore azero Essad Bay, morto a Positano nel 1942 e “figura emblematica della trans-culturalità”, Zambrano invita a guardare all’Azerbaigian come un paese in grande espansione sotto il profilo economico e culturale. “Questa tematica trasversale può essere affrontata – conclude Zambrano – da molteplici punti di vista ed è per noi di grande interesse, stimolo e curiosità“.
Condividendo a pieno l’attività di Rome MUN e Carriere Internazionali, il Prof. Adalgiso Amendola, a nome del Consiglio di Facoltà dà il benvenuto ai lavori, ribadendo “l’importanza dell’internazionalizzazione nell’acquisizione di competenze“.
Il Prof. Antonio Scocozza, delegato del Magnifico Rettore per L’America Latina, raccontando delle collaborazioni dell’Università con Colombia e Perù, “paesi a cui siamo vicini per una vecchia e nuova emigrazione” invita a riflettere sull’opportunità di lavoro offerta. Tra Colombia e Portorico, infatti, insegnano circa 25 ragazzi dell’Università di Salerno; “la richiesta – aggiunge Scocozza – è soprattutto nel settore politologico, una delle lauree più richiesta è quella in Scienze Politiche“.
L’invito ai giovani presenti è questo: “Dobbiamo trovare come collocare le nostre specifiche competenze in un contesto internazionale“.
A proposito di carriere internazionali, intervengono nell’incontro due giovani in rappresentanza di molti studenti. Mentre Daniele Battista, presidente dell’Associazione Studentesca Sintesi, invita a riflettere sulla necessità per i giovani di partire, Vincenzo Ficetola, presidente dell’ASG , invita i suoi coetanei a spostarsi all’estero per poter cogliere le opportunità di lavoro.
Manuela Sessa, Direttore di Carriereintenazionali.com e della rivista trimestrale GO International e Presidente AGIA (Associazione Giovanile Italia Azerbaigian), prima di entrare nel vivo dell’incontro, mostrando in che cosa consistono le carriere internazionali, racconta della sua formazione universitaria ed estera. L’invito è chiaro e semplice: “Partite non per sfuggire e scappare, ma per fare esperienze pratiche, che vi aiutino ad acquisire competenze“! Inoltre, il monito per i giovani italiani, che hanno dei curriculum senza esperienze pratiche rispetto ai coetanei stranieri, è quello di partecipare, fin dal periodo universitario, ad associazioni studentesche e di volontariato.
Presentando l’Associazione Giovani nel Mondo Giovani nel Mondo, il progetto Rome MUN, la rivista trimestrale GO International e il portale www.carriereinternazionali.com, Manuela Sessa chiarisce il filo che unisce tutte queste attività: favorire la competitività professionale e accademica.
Invitando i giovani salernitani a conoscere di più le carriere internazionali, mostra come, a insaputa di tanti in cerca di lavoro, tante associazioni cercano molti profili professionali e offrono borse di studio in Italia e nel mondo. Per fare questo è necessario conoscere le lingue e, in primis, l’inglese.
A concludere l’incontro, dopo le testimonianze dei ragazzi che hanno fatto esperienze per iniziare le loro carriere internazionali, ha preso la parola il Console della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, Nasir Mammadov.
Dopo aver presentato il suo paese, il Console invita i presenti a riflettere su cultura e sviluppo economico.
A proposito della sua carriera, il Console 30enne racconta della sua formazione universitaria, tra Roma, Londra e Baku, del suo servizio militare e della sua carriera diplomatica. Mammadov, a Roma da ormai 4 anni, definisce i presenti molto fortunati. “L’Italia – sono queste le parole del Console sulla nostra nazione – è un paese incredibile perché a nord e a sud ci sono territori favolosi”. Poi aggiunge: “Gli italiani sono presenti ovunque nel mondo e anche in Azerbaigian, non solo nel settore petrolifero ed energetico“. In Azerbaigian, infatti, ci sono italiani in tutti gli ambiti e si respira la cultura italiana.
Mammadov, in merito alla crisi che sta attraversando l’Italia, punta il dito contro la burocrazia e la politica; allora, il compito dei giovani è di entrare in politica e far sentire la propria voce.
Una delle ultime affermazioni del Console, ci invita a riflettere su quanto abbiamo da imparare dall’Azerbaigian per promuovere un cambiamento in Italia: “Noi dieci anni fa eravamo nelle vostre stesse condizioni, non c’erano giovani al governo, adesso la situazione è diversa“.
Sperando che la situazione nazionale veramente muti, l’invito di I Giovani e le Carriere Internazionali è quello di cogliere le opportunità estere offerte da paesi come l’Azerbaigian.
Per testimoniare la profonda amicizia tra i due Paesi, AGIA è il ponte tra la gioventù azerbaigiana e quella italiana instaurando un rapporto di scambio interculturale per favorire dialogo, formazione e crescita. E di questo ponte gli studenti dell’ateneo salernitano dovrebbero approfittare subito .