I pazienti della casa di cura “La Quiete” prendono parte ai festeggiamenti per il Carnevale d’Intesa con l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune
[ads1]Avrà luogo domani, domenica 31 gennaio a Baronissi, la prima sfilata dei carri allegorici per il Carnevale 2015, a cui prenderà parte anche un carro allegorico di Pellezzano, allestito e realizzato con arte e maestria dai “Ragazzi di Capriglia” che ha come tema il famigerato cartone animato “L’Era Glaciale”. Tra le novità di quest’anno ce n’è sicuramente una di alto valore sociale, voluta fortemente dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pellezzano retto dall’Assessore Francesco Morra e dal Sindaco Giuseppe Pisapia, infatti il corpo di ballo che seguirà il carro in tutte le sfilate sarà composto dagli ospiti e dal personale dipendente della Casa di Cura “La Quiete” di Capezzano.
“Gli stessi pazienti, che hanno colto con entusiasmo questa opportunità di festa e di socializzazione offerta loro – spiega l’Assessore Morra – sono stati preparati per le esibizioni dall’istruttrice della Polisportiva Niké Sonia Panza e da Valentina Izzo, i costumi sono stati realizzati in pochissimo tempo grazie al supporto della dirigenza e dei dipendenti della stessa casa di cura, che nel tempo libero e fuori dagli orari di lavoro si sono resi disponibili a collaborare per favorire questo importante momento di aggregazione sociale anche nella fase propedeutica delle prove”. Da sottolineare che i dipendenti accompagnano i pazienti nel tempo libero e quindi non sono retribuiti per questa attività.
Il carro con il relativo gruppo di ballo, sarà accompagnato anche dalla Protezione Civile “S. Maria delle Grazie” di Pellezzano alle numerose sfilate in particolare a quelle di: Baronissi, Lancusi, Solofra, Salerno, Piano di Montoro, Mercato San Severino, Capriglia e Borgo di Montoro.
Un ringraziamento particolare da parte del Sindaco Giuseppe Pisapia, sicuramente va “ai Ragazzi di Capriglia che si sono aperti subito e senza esitazione a questa collaborazione favorendo l’integrazione nel tessuto territoriale e sociale degli stessi ospiti della Casa di Cura”.
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