Il Sen. Franco Cardiello interviene a margine della nota stampa del Vice Sindaco di Eboli: “È il caso di porre una grande lente di ingrandimento su cosa è stato fatto in questi venti mesi di gestione politica nel settore patrimonio”
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Cardiello. “La professione dell’avvocato si svolge sin dai tempi dell’epoca romana e non consente sbavature, onde incorrere in magre figure. Dovunque esistano testi di legge da applicare e interpretare, dovunque esistano rapporti giuridici da regolare, dovunque esista una magistratura incaricata di rendere giustizia, ivi occorre che gli avvocati intervengano per intromettersi fra le parti interessate al fine di chiarire la situazione e far scaturire dal contrasto dei fatti e delle idee la verità che poi dovrà essere consacrata nelle sentenze.
Probabilmente il Vice Sindaco, poco lucido in questo delicato momento della legislatura, dimentica che il sottoscritto da oltre trent’anni compie il proprio dovere in campo penale senza compromessi con nessuno e a tutela finanche dei cittadini che subiscono violazioni di legge sfocianti in abusi e omissione d’atti d’ufficio.
Aspetti principali
Nella sua maggioranza vi sono colleghi in palese conflitto di interessi con l’Ente, sia nel campo civile che in quello penale dove vengono difesi dipendenti indagati per reati gravi contro la P.A., ma questo viene omesso e dimenticato. La querela relativa al Bar Palasele, vista la nota diffusa ieri e con evidente intento denigratorio oltre a violare la legge sulla privacy essendo atto interno al Comune di Eboli (SA), va chiarita in relazione ai seguenti aspetti:
1) nel processo amministrativo il rigetto della domanda cautelare non corrisponde alla definizione del processo che, fin quando non viene deciso nel merito ( tale udienza è fissata per il 23 marzo 2017!), è sempre pendente; 2) i fatti accertati, penalmente rilevanti e riconducibili a persone già identificate saranno vagliati e approfonditi dalla Procura di Salerno; 3) una lettera di diffida legale serve proprio ad evitare inutili contenziosi e, nel caso in esame, sarebbe di supporto alla Pubblica amministrazione se dall’altra parte vi fosse un momento di lucidità.
Chiarite le vicende giuridiche, è evidente che chi predica legalità e non la mette in atto nelle azioni amministrative incorre in una pessima figura istituzionale. È il caso di porre una grande lente di ingrandimento su cosa è stato fatto in questi venti mesi di gestione politica nel settore patrimonio.
Farebbe bene il Vice Sindaco a sgomberare il Centro Spartacus e tutti gli altri immobili comunali che non sono stati mai assegnati con una procedura ad evidenza pubblica, che costano il doppio all’Ente visti i mancati introiti derivanti da mensili irrisori, anzichè continuare a favorire assistenzialismo e clientele. Attendo di conoscere gli esiti della Commissione Controllo e Garanzia comunale che se ne sta occupando, per porre in essere tutti le azioni di verifica ulteriori a garanzia dei cittadini onesti.”
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