Caravaggio verrà processato, secondo storia, a Torre Orsaia. Al pubblicotoccherà scoprire la sentenza che lo riconoscerà un genio sregolato oppure lo imputerà come assassino
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Chi era davvero Caravaggio ? Un genio o un assassino? Le due opposte tesi verranno sostenute dall’accusa e dalla difesa nella piazza principale del centro cilentano.
“Processi alla storia”, giunta quest’anno alla VII edizione, è una manifestazione che si svolgerà a Torre Orsaia, nel cuore del Cilento, il giorno 24 Agosto 2015 , con inizio alle ore 21.00. Gli anni precedenti hanno visto sul banco degli imputati Pisacane, Giulio Cesare, Togliatti, Ferdinando II, Pasolini e Lucrezia Borgia.
Quest’anno l’imputato sarà Caravaggio. Pesantissimi i “capi di imputazione”: sarà accusato e processato per omicidio e diffamazione.
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (nome tratto dal paese lombardo che gli ha dato i natali), infatti, oltre ad avere il genio di un grande artista, ebbe a suo carico anche un’oscura storia di violenza. A partire dal 1603, senza interruzione contro di lui vengono emanate denunce alla polizia, ritrovandosi spesso coinvolto in risse ed imputato in processi.
Nel 1605 Caravaggio si rifugia a Genova, dopo aver ferito un cancelliere in tribunale, e solo un anno dopo, nel maggio del 1606, un duello si conclude tragicamente con l’uccisione del suo avversario: l’omicidio lo costrinse alla fuga, prima a Palestrina e poi nell’Italia meridionale. In questo momento si determina per uno dei più grandi pittori della Storia dell’Arte italiana e mondiale, un destino da fuggiasco, in cui si alternano successi e sventure.
Un “Tribunale” presieduto dal professor Giuseppe Tesauro, Presidente Emerito della Corte Costituzionale e composto dai Magistrati Antonio Maglione e Gianluigi Bochicchio, dagli avvocati Vincenzo Maiello e Raffaele Quaranta, con la partecipazione della senatrice Angelica Saggese, ripercorrerà, un po’ per gioco un po’ sul serio, le tappe principali della vita di Michelangelo Merisi per decidere se decretarne la colpevolezza o l’assoluzione.
Il presidente e i giudici del Tribunale daranno la parola prima al Consulente Don Gianni Citro, poi ai pubblici ministeri, Nicola Graziano e Anita Polito, poi al collegio difensivo, composto da Claudio Tringali e Antonello Natale, quindi si ritireranno per deliberare e infine leggeranno in piazza il dispositivo della sentenza.
La manifestazione terminerà con l’assegnazione del “premio Franco Pugliese”, nel ricordo dell’avvocato e professore universitario di Torre Orsaia, ad un torrese illustre: l’Ingegnere navale Giuseppe Savino.
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