E’ accaduto durante un incontro di terza categoria, domenica scorsa. Il direttore di gara è stato più volte colpito per non aver concesso un calcio di rigore al Caposaragnano

Atti intimidatori e violenza fisica nei confronti del direttore di gara hanno comportato l’immediata sospensione della parità di domenica scorsa che ha visto, per soli 25 minuti, lo schieramento del Caposaragnano di Baronissi fronteggiare l’equipe Don Bosco; l’incontro era valvole per il campionato provinciale di Terza categoria. A riferire la notizia il quotidiano on-line La Città.

L’arbitro ha dunque sospeso l’incontro dopo soli 25 minuti dal calcio di inizio, a causa dei comportamenti deplorevoli nei suoi confronti reiterati da un calciatore del Caporagnano in campo che lo avrebbe colpito con uno schiaffo in volto, reclamando un calcio di rigore non concesso a favore della propria squadra.

La partita è ovviamente stata persa a tavolino per la squadra di Baronissi, la quale è stata inoltre anche multata per un ammontare di 200 euro; due calciatori del medesimo club hanno, poi, subito una squalifica sino al 9 marzo 2020.

Stando a quanto riportato dal Giudice sportivo della Federcalcio Comitato Salerno, l’arbitro sarebbe stato più volte colpito anche ”con un violento calcio alla gamba ed altri schiaffi alla testa”. Ma non finisce qui. Il giudice di gara ha più volte sottolineato, nelle sue dichiarazioni, anche la contestuale interferenza di un altro giocatore del Caposaragnano, seduto in panchina: questi avrebbe approfittato della sua assenza in gara per colpire l’arbitro con un violento calcio alla gamba destra.

Consequenziale la decisione dell’arbitro che, preso atto delle condizioni violente e dell’impossibilità di terminare pacificamente il match, ha ritenuto opportuno sospendere l’incontro a favore del Don Bosco con una vittoria a tavolino.