Sono già almeno cinquecento le situazioni sospette individuate dallo StayTour MapControl, il nuovo software adottato dal Comune di Capaccio Paestum per contrastare le strutture ricettive abusive
Il progetto StayTour MapControl sbarca a Capaccio Pastum. Il Comune cilentano, infatti, ha ricevuto nella mattinata di oggi il nuovo software per scovare le strutture ricettive abusive con un meccanismo che è stato ampiamente illustrato nel corso della presentazione svoltasi con Pietro Bin, responsabile informatico della HyKsos, la società veneta leader nel campo a livello nazionale.
Tale software, che l’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum ha deciso di adottare su proposta dell’Istituzione Poseidonia, nel suo primo giorno di utilizzo, ha già individuato, attraverso un controllo incrociato degli annunci presenti sulle piattaforme online, cinquecento “posizioni sospette” di operatori del comparto ricettivo.
Nei prossimi giorni il prodotto sarà affiancato da una macchina organizzativa vera e propria che, operando a diversi livelli, consentirà all’Ente comunale di migliorare da un lato la qualità dell’offerta turistica sotto il segno distintivo del brand Costa Paestum e dall’altro di offrire una tutela reale e puntuale agli imprenditori del comparto turistico che operano nella legalità.
“Siamo lieti di poter affiancare il Comune di Capaccio Paestum nell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo ricettivo al fine di aiutare l’Ente ad innalzare la propria offerta turistica” – ha affermato il Responsabile informatico della HyKsos, Pietro Bin – “perché per le sue straordinarie bellezze, su tutte i Templi di Paestum, rappresenta una meta sempre più ambita del turismo internazionale e di conseguenza appetibile anche per chi vuole operare, sfruttando le vaste maglie del web, illegalmente nel campo della ricettività. L’esperienza maturata anche in altre città turistiche importanti come Cervia, Bibione, Acireale, Desenzano sul Garda, solo per citarne alcune, ci consente di essere più precisi, attraverso controllo incrociatii, nell’individuazione tra chi opera legalmente e chi illegalmente. Il nostro software ha già generato una prima fotografia della situazione reale con circa 500 posizioni sospette che nei prossimi giorni la macchina organizzativa dell’Ente analizzerà per le iniziative del caso”.