Una 39enne di origine polacca sceglie di togliersi la vita tagliandosi le vene ma viene tempestivamente soccorsa dai Carabinieri di Capaccio
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Capaccio. E’ accaduto ieri mattina intorno alle ore 10.00. La notizia è di un tentato suicidio avvenuto presso un’abitazione in zona Rettifilo, in Via Nobel.
Una donna di trentanove anni, barista, di nazionalità polacca, ha tentato di togliersi la vita recidendosi le vene dei polsi, prima con un taglierino, evidentemente non troppo affilato, e poi con una lametta. Si è chiusa all’interno del bagno e si è apprestata a compiere il gesto estremo.
La donna abitava con le due figlie piccole. Insieme sarebbero partite a breve per la Polonia.
Come riportato da Stile Tv, a dare l’allarme è stato il cognato che, non riuscendo a mettersi in contatto con la donna, dopo qualche ora ha allertato i Carabinieri i quali hanno sfondato la porta del bagno e hanno trovato la trentanovenne in un lago di sangue.
E’ intervenuta sul posto l’ambulanza medicalizzata della Croce Rossa di Piazza Santini per effettuare un primo soccorso e verificare le condizioni della paziente. Fortunatamente non era in pericolo di vita.
Da una prima ricostruzione dei fatti, la situazione di sconforto che ha spinto la 39enne ad un gesto così estremo, sarebbe stata provocata da alcuni contrasti con l’ex marito in merito alla custodia delle figlie.
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