CANDY CRUSH, il famoso gioco gratuito per smartphone, tablet e social network, dopo l’enorme successo mondiale è riuscito a mettere in crisi perfino la potenza di calcolo di un algoritmo.

Questo food puzzle, a suon di dolcetti e caramelle, ha creato non pochi problemi agli analisti di AppData, la società d’indagini che monitora i giochi e le app di Facebook.

A quanto pare, il boom ha avuto un’espansione incredibile: AppData sta ricontrollando le statistiche relative a Candy Crush almeno dallo scorso marzo. La crescita è stata così immensa ed improvvisa che l’algoritmo finora utilizzato per prevederne e stabilirne le dimensioni è risultato inadeguato.

Inoltre, Riccardo Zacconi, fondatore e Ceo della King.com (che ha lanciato Candy Crush Saga lo scorso anno), afferma: “Per capire la popolarità del gioco bisognerebbe guardare a Hong Kong. Solo sugli smartphone ci giocano 1,3 milioni di persone al giorno: è il 20% della popolazione locale”. Secondo gli ultimi dati, sarebbero 132,4 milioni gli utenti che usano il gioco almeno una volta al mese (non 40, come si era creduto: Scott Bialous, general manager, dice che “E’ nella stratosfera!”).

L’ideatore Zacconi, romano di origine ma stabilitosi a Londra, ha lavorato per la Lek, la Boston Consulting e Spray. Nel 2003 lancia King.com, ottenendo due anni dopo la partnership con Yahoo e, infine, il successo su Facebook (prima con Bubble Saga, poi con Bubble Witch Saga -6 milioni di giocatori al giorno – e ora con Candy Crush). Il delizioso giochino, essendo gratuito, propone l’acquisto di bonus da decine di euro e porta lauti guadagni al suo esperto “papà”. Attualmente, dopo aver bruciato Zynga (Bubble Safari, CityVille, Farmville) nel numero di utenti, King.com non attende altro che dedicarsi al prossimo, importante successo.