Dopo il trionfo alle elezioni primarie dello scorso 1 marzo, Vincenzo De Luca ribadisce il diritto alla sua candidatura, che sarebbe in regola nonostante la Legge Severino
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Candidatura come un diritto, in quanto cittadino italiano, ed in piena regola con la legge. Così l’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, asserisce la piena legittimità della sua candidatura, in forza della vittoria delle elezioni primarie che si sono svolte lo scorso 1 marzo. “Le elezioni primarie sono un discorso chiuso, adesso è tempo del’ unità”. sostiene De Luca, che nonostante l’impedimento apparente della Legge Severino, aspira ugualmente alla candidatura alla Regione.
Snobbate le accuse e le critiche della Carfagna (Forza Italia) riguardo alla sua candidatura alla Regione Campania, De Luca ringrazia gli elettori irpini (che hanno riempito il serbatoio del Pd di oltre 7000 preferenze) in una manifestazione ad Avellino, ed aggiunge che la sua candidatura è lecita, e che Renzi lo sosterrà in questa avventura. Al premier inoltre, chiede un intervento suo, e del Governo nello specifico; per risanare la situazione della Campania, afflitta da diversi problemi, che si proporrà sicuramente di risolvere dopo la sua candidatura.
Quella di occuparsi di questa regione dopo la sua candidatura, è vista dall’ ex primo cittadino come un dovere nei confronti di 90 mila elettori che, nonostante le sue precedenti vicende giudiziarie, i tentativi (vani) di macchiare la sua immagine politica e le invettive piovute da ogni partito; è riuscito a conquistarsi di nuovo la fiducia dei cittadini salernitani, e non solo, e a concedergli una candidatura. Anche Napoli ed Avellino hanno appezzato la tempra battagliera che gli ha permesso di rimettersi in gioco con la sua candidatura e di vincere, in barba a tutti i “gufi”.
Con la sua consueta passionalità, dichiara che chi viene scelto in seguito ad una candidatura “deve governare e basta. Il resto sono solo chiacchiere”. Nessuno dopo ciò che è successo, si aspettava questa rimonta e la dirittura d’arrivo verso una candidatura regionale. E questo dimostra che lo “sceriffo” continua ad essere benvoluto da tutti, ed anche dopo la candidatura, riuscirà a contribuire al benessere di tutta la Campania.
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