Dopo la lista nera della Bindi alle elezioni, il Pool Anti Camorra della Procura di Napoli sta controllando alcuni candidati alle Regionali della Campania. Per ora non ci sono indagati
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Candidati ed Elezioni Regionali, atto secondo. Come una commedia degli equivoci, quello dei candidati impuniti è ancora uno spettacolo interessante per i media e per i cittadini, in questo caso campani.
Sembra che il Pool Anti- Camorra della Procura di Napoli stia facendo degli accertamenti su alcuni dei candidati che si sono presentati alle ultime elezioni, svoltesi il 31 maggio scorso. Per ora nessun indagato. Il colpo di scena della trama, è che i casi dei candidati più rilevanti non sarebbero gli stessi segnalati dalla Commissione Antimafia. Tali sospettati candidati alle elezioni sarebbero appartenenti sia al centrodestra che al centrosinistra, e ovviamente le identità sono assolutamente top secret. Si pensa anche al coinvolgimento di alcuni clan mafiosi locali che avrebbero cercato di lucrare con questi candidati per uno scambio di voti alle elezioni.
L’autorità giudiziaria che sta vigilando sulla condotta dei candidati alle elezioni, ha ipotizzato infatti sia degli accordi di voti con i candidati in cambio di favori, sia la partecipazione degli stessi gruppi malavitosi in maniera diretta al decorso delle elezioni.
Come non citare uno dei candidati principali che ha calcato le scene delle elezioni, ovvero Vincenzo De Luca? Dopo l’intervista a Radio24, ha dichiarato che ha già preparato una grande Giunta Regionale, sempre guidata dalla sua onnipresenza. Inoltre, ha detto: “la Legge Severino si applicherà solo dopo che sarò insediato“.
A sua difesa De Luca, dopo le elezioni, critica la campagna mediatica che è stata mossa contro di lui a livello politico e personale, e soprattutto i termini che gli sono stati usati da Rosy Bindi che ritiene “un abuso di potere e violazione dei diritti costituzionali”. Per De Luca solo i candidati che vincono possono governare.
Per adesso, e solo per adesso, cala il sipario.
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