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La Campania diventa zona gialla, l’intervento di Conte: cosa cambia

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La Campania diventa zona gialla, l’intervento di Conte: cosa cambia
immagine da YouTube Presidenza del Consiglio

Prima zona arancione, poi gialla: in continuo cambio la classificazione della Regione Campania in base al diffondersi del contagio. Ecco cosa cambierà

Fino a ieri pomeriggio, la Regione Campania era stata dichiarata zona arancione, a fronte dei 4100 casi di positività riscontrati nelle ultime 24 ore. Ieri sera invece, Conte ha annunciato che la nostra regione è stata invece inserita tra le zone gialle, ovvero quelle a minor rischio di contagio. Ecco tutto sul nuovo Dpcm, in vigore a partire da domani 6 novembre.

Cos’è cambiato?

Il via quindi al divieto di circolare in Campania dalle 22 alle 5 del mattino senza comprovati motivi di salute e lavoro e sarà obbligatoria tornerà l’autocertificazione per le uscite fuori dalla fascia consentita. “Se introducessimo misure uniche in tutta Italia, produrremmo un duplice effetto negativo: non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporre misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave“, ha dichiarato Conte.

Nei giorni festivi e prefestivi i negozi nei centri commerciali resteranno chiusi. Stop anche alle mostre e alle entrate nei musei. Serrande chiuse per bar e ristoranti a partire dalle 18, con l’asporto consentito fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti d’orario. Si continua con la totale didattica a distanza nelle scuole superiori di secondo grado (licei, tecnici e professionali). Didattica in presenza per le scuole di altro ordine e grado, ma con l’obbligo della mascherina (salvo per i bambini al di sotto dei 6 anni).

Sospesi i concorsi, tranne quelli che si svolgono per via telematica e su base curriculare e chiusi i corner scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie.

Le altre zone gialle dichiarate nel Paese sono l’Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, province di Trento e Bolzano.

La divisione dell’Italia

La divisione del Paese resta dunque la seguente: gialla, arancione e rossa. Un’azione mossa dal ministro della Salute, sulla base di 21 parametri: Tra questi il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai e l’occupazione dei posti letto rispetto alla disponibilità.