Un’altra opera pubblica resta senza conclusione a Calvanico, cittadina che, un tempo, poteva ben definirsi “Faro della Valle dell’Irno” e che oggi, invece, annovera tante costruzioni di pubblica utilità abbozzate e non portate a compimento.
Questa volta è il turno del quartiere Piè di Calvanico che, da qualche anno, ha visto i propri giardinetti, piccoli ma comunque utili e utilizzati dai giovanissimi cittadini, chiusi e interessati da un ampliamento che non è ancora giunto a termine.
Tale opera pubblica appaltata e poi, in seguito al fallimento della ditta che deteneva la gestione dei lavori, riappaltata, doveva essere consegnata alla cittadinanza calvanicese in data 6 ottobre 2013 ma, da quanto si può vedere, i lavori sono ben lungi dall’essere conclusi.
Inoltre, secondo i progetti del sindaco di Calvanico, Francesco Gismondi, quest’area doveva essere, addirittura, pronta per l’inizio dell’estate (2013, ndr), come da lui stesso dichiarato durante i comizi elettorali che hanno preceduto le elezioni amministrative tenutesi il 26 e 27 maggio 2013.
Questa struttura, che, tra l’altro, ha assunto le più svariate denominazioni nell’immaginario collettivo calvanicese (Colosseo, Gabbia, Mausoleo), non solo è un pugno nell’occhio all’estetica del paese ma, soprattutto, ha privato la gioventù calvanicese di uno spazio dove poter divertirsi in tranquillità; infatti, attualmente, i ragazzini di Calvanico, specialmente coloro che risiedono nel quartiere di Piè di Calvanico, sono costretti a svolgere i propri giochi in strada, tra le automobili che transitano e, dunque, correndo i conseguenti pericoli che questa situazione determina.