Il sindaco di Calvanico, Francesco Gismondi, è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e al falso ideologico e materiale; risultano indagate anche altre 12 persone, 3 dello stesso Comune di Calvanico
[ads2] Calvanico – 13 persone risultano indagate per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa degli incanti e al falso ideologico e materiale.
Tra gli indagati, a cui è stato notificato pochi giorni fa l’avviso di conclusione delle indagini da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, risultano Francesco Gismondi, sindaco del Comune di Calvanico; Pasquale Vitale, Responsabile Unico Procedimento; Michele Citro, Responsabile dell’Ufficio Tecnico e Amalia Perla, verbalizzante durante l’espletamento delle gare e Responsabile Ufficio Ragioneria; gli altri 9 indagati sono, invece, rappresentanti a vario titolo d’imprese di costruzione.
Le 13 persone sono indagate perché avrebbero pilotato l’assegnazione di 21 appalti tra il 2004 e il 2010 riguardanti opere pubbliche del Comune di Calvanico.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Gismondi, Vitale e Citro (questi ultimi due membri della commissione aggiudicatrice) sarebbero stati i promotori della condotta illecita; in particolar modo, gli altri 9 indagati responsabili delle ditte di costruzione, con la compiacenza del sindaco e dei Tecnici comunali, avrebbero pilotato gli appalti presentando offerte da ditte inesistenti; inoltre, l’apertura delle buste sarebbe avvenuta facendo figurare come testimoni persone che non erano fisicamente presenti.