Domenica 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, sarà inaugurato, alla Residenza Rurale l’Incartata, un percorso di riscoperta delle tradizioni, in musica e in cucina, tra sacro e profano, lungo le principali date del calendario religioso e contadino.
La giornata dell’Immacolata, domenica 8 dicembre, inizierà all’Incartata nella tarda mattinata, verso le 11:00, con un momento coinvolgente di riscoperta culturale delle tradizioni legate al mondo contadino tra musica e cucina. Con i ragazzi della Residenza Rurale vi sarà la compagnia di canto popolare A Voce d’o Popolo che farà conoscere e approfondire ai presenti la propria musica anche con un excursus sulla storia delle tammurriate legate alle festività mariane.
Tale digressione riguarderà il valore della tradizione, intesa come un punto di partenza.
Lo sguardo si sposterà poi alla storia antica con le vicende che hanno portato alla nascita del tamburo, avvenuta in Grecia: il suono di questo strumento era sempre accompagnato dal canto e aveva come riferimento la divinità. Il popolo romano ha poi “potenziato” tale manifestazione di devozione agli dei con l’introduzione del ballo: era un danzare molto semplice, fatto di gesti che simulavano il lavoro nei campi; si trattava, dunque, di veri e propri riti propiziatori.
Infine il discorso accennerà ai tempi moderni, precisamente alla storica, eterna, disputa tra Agro nocerino-sarnese e Napoli sulla paternità della tammurriata che entrambi i territori reclamano a sé.
Successivamente sarà mostrata la preparazione di un antico dolce, tipico della festività dell’Immacolata; seguirà poi un pranzo, anch’esso all’insegna della tradizione, con i prodotti tipici a km zero dell’Incartata.
Infine vi sarà un’esibizione de A Voce d’o Popolo che metterà in scena la grande passione che tutti i ragazzi di questo gruppo nutrono per la tammurriata, genere musicale ricco di storia e tradizione popolare.
Su questo evento si è espresso anche Guerino Citro, leader di A Voce d’o Popolo (che ci ha fornito, inoltre, anticipazioni su quello che sarebbe stato il suo excursus storico): “In pratica, con questo evento, abbiamo voluto mescolare il sacro e il profano, un po’ come avviene già nella musica popolare. L’evento cade, non a caso, nel giorno dell’Immacolata: parleremo di come la musica popolare sia legata a questa festa e al Natale, come si preparavano i contadini a queste festività e di come il popolo le celebrava; spiegherò anche perché la musica popolare è legata alla religione e, sopratutto, al culto delle Madonne. Ci sarà pure una breve dimostrazione di come viene suonato il tamburo e di come sia stato “contaminato” nel corso della sua storia. Il mio intento, per questo evento, è, come sempre, quello di far emergere, ancora una volta, la cultura popolare della nostra tradizione: tutto quello che facciamo oggi ha avuto un perché nel passato sia nel campo musicale sia nella cucina e anche nella religione”.
Per chi volesse seguire e partecipare alle iniziative e agli eventi della Residenza Rurale, ecco il link della pagina Facebook dell’Incartata:
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