Nella mattinata odierna, la sezione Antimafia dei Carabinieri è giunta a Calvanico e si è recata al Comune per varie perquisizioni
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AGGIORNAMENTO ORE 14:00 – Tra gli indagati, che sono in numero di 6, figurano il sindaco Francesco Gismondi, il vicesindaco Antonio Conforti e altri funzionari pubblici del Comune di Calvanico.
I reati contestati dagli inquirenti sono concussione, abuso di ufficio, favoreggiamento e violenza privata (queste ultime due accuse aggravate dal metodo mafioso).
L’inchiesta riguarderebbe interferenze politiche su attività imprenditoriali, appalti e servizi pubblici nell’ambito comunale.
Un imprenditore e il gestore della Casa Albergo per Anziani del Comune di Calvanico risulterebbero essere le parti offese per il rilascio di autorizzazioni e concessioni relative alle proprie attività.
Secondo gli inquirenti, le richieste degli amministratori sarebbero state “aiutate” da un pregiudicato di Pompei, affiliato al clan Ridosso.
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AGGIORNAMENTO ORE 11:11 – Il motivo del blitz sarebbe dovuto ad alcuni appalti sospetti. Le forze dell’ordine stanno acquisendo atti relativi proprio a tali appalti. A Calvanico anche il sostituto procuratore Vincenzo Montemurro.
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All’alba della mattinata di oggi, venerdì 30 ottobre 2015, alcune volanti della sezione Antimafia dei Carabinieri sono arrivate a Calvanico.
L’Antimafia si è recata presso la casa comunale per varie perquisizioni e per acquisire documenti.
Non si conosce ancora il motivo ufficiale dell’operazione ma, secondo fonti in nostro possesso, sarebbero coinvolti alcuni amministratori del comune della Valle dell’Irno.
Seguiranno aggiornamenti tempestivi sull’evolversi della situazione al fine di ricostruire meglio la dinamica dei fatti.
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