8 novembre 2014
Una Salernitana sciupona nel primo tempo subisce lo svantaggio ad inizio ripresa, due magie di Calil regalano un successo importantissimo ai Granata
[ads2] Dopo la vittoria a Matera, sfida d’alta classifica col Catanzaro all’Arechi. I Granata e tutto lo Stadio abbracciano il piccolo Armandino che al fischio d’inizio fa il suo ingresso in campo insieme alla squadra: applausi, cori e incitamenti per il piccolo campione, esempio di innocenza, umanità e voglia di vivere; basta il suo sorriso a mandare in visibilio il pubblico presente.
Menichini che schiera la squadra con un 3-5-2 molto flessibile, con Tuia, Bianchi e Lanzaro al centro della difesa, Colombo e Franco sulle fasce, Giandonato in cabina di regia insieme a Capitan Pestrin e Favasuli e la coppia Negro – Calil in attacco.
Un minuto e mezzo e la Salernitana è subito pericolosa. Tuia sfonda centralmente e appoggia a Calil, il brasiliano rientra sul sinistro ma il suo tiro sul primo palo termina a lato. Partono bene i Granata, fluidi e padroni del campo. Al 7’ Negro prova l’eurogol con una volè di destro di poco alta, al 13’ sale in cattedra Giandonato che ha l’occasione buona con un destro potente ma impreciso da dentro l’area; 3 minuti dopo lo stesso Giandonato colpisce il palo esterno su calcio di punizione. I Granata tengono bene il campo e concedono al Catanzaro solo qualche calcio d’angolo ma sprecano troppo e non riescono a concretizzare: due volte Calil, Tuia e l’ottimo Giandonato mancano di pochissimo il vantaggio tra il 19’ e il 25’. Al 37’ brivido per la Salernitana: Di Chiara vince un paio di rimpalli e penetra in area, il suo diagonale fa la barba al palo. Ma l’occasione ghiotta capita ai Granata in chiusura di tempo: sul calcio di punizione di Giandonato, Colombo manda alto da ottima posizione.
Nella seconda frazione, la prima occasione è per il Catanzaro: Gori smanaccia sulla traversa un calcio di punizione e Barraco sciupa tutto da pochi passi. I giallorossi entrano in campo con piglio diverso e alzano il baricentro, la Salernitana soffre. All’11’ la doccia gelata e il Catanzaro passa in vantaggio col colpo di testa di Rigione. La Salernitana, completamente in bambola, imprecisa nei disimpegni e nelle ripartenze ha una reazione d’orgoglio con l’ingresso di Nalini per Giandnato. Al 19’ centro di Negro, acrobazia di Calil e miracoloso salvataggio di Di Chiara a portiere battuto. Porta stregata al 27’, Scuffia respinge un tiro di Negro e sul seguente calcio d’angolo sciupa tutto Calil. Ma proprio il brasiliano regala il pareggio ai Granata con una magia su punizione al 32’.
La Salernitana ci prova, Menichini manda in campo Gabionetta. Al 40’, sul 12° corner per la Salernitana, il colpo di testa di Bianchi è troppo debole. I Granata gettano il cuore oltre l’ostacolo, sostenuti da un tifo indiavolato e al 49’ esplode l’Arechi. Ci pensa Calil, di nuovo lui, croce e delizia di questa squadra, con un tiro secco e preciso a regalare tre punti importantissimi alla Salernitana.
Salernitana – Catanzaro 2-1
Reti: 11’ s.t. Rigione (CA), 32’ s.t. , 49′ s.t. Calil (SA),
Salernitana: Gori, Tuia, Franco, Pestrin, Bianchi, Lanzaro, Colombo, Favasuli, Calil, Negro (35’s.t. Gabionetta), Giandonato (14’s.t. Nalini). All. Menichini. A disp. Russo, Pezzella, Castiglia, Volpe, Cappiello.
Catanzaro: Scuffia, Daffara, Di Chiara, Vacca, Rigione, Ferraro, Pagano, Maiorano, Barraco (15’s.t. Fofana), Russotto (35’s.t. Ricci), Kamara (28’s.t. Martignago). All. Moriero. A disp. Bindi, Squillace, Ilari, Pacciardi.
Arbitro: Piccinini (Forlì), Ass.: Sgheiz (Como), Abruzzese (Foggia)
Amm.: Tuia, Bianchi, Pestrin (SA); Vacca, Daffara, Scuffia (CA)
Angoli: 13 (SA), 6 (CA)
Recupero: 0’ p.t., 5’s.t.
Spettatori: 6.547
Foto a cura di Alfonso Genovese