Continua il duro rimbalzo di dichiarazioni tra Caldoro e l’ex sindaco di Salerno lungo una campagna elettorale incandescente per la conquista della Regione
[ads1]
Stefano Caldoro, governatore uscente e ricandidato alla Presidenza della Regione Campania, nel corso di un forum al Corriere del Mezzogiorno, ha attaccato duramente il suo avversario principale: Vincenzo De Luca. “Non accetto la menzogna di chi racconta un’ altra storia – afferma il Presidente uscente e continua – non uso le parole di Renzi a mio favore, sarebbe facile. Il Presidente del Consiglio si riferiva al lavoro che ho fatto come governatore”.
Pochi giorni fa, infatti, il premier aveva dichiarato: “Caldoro è una persona seria e collaborativa e non parlerei male di lui”. La dichiarazione aveva scatenato l’immediata reazione di De Luca che commentava così: “Il premier definisce Caldoro una persona seria. Vuol dire che gli manderò l’elenco dei 400 consulenti nominati in modo clientelare al costo di 15 milioni di euro l’anno sulla pelle dei cittadini della Campania“.
La risposta del governatore uscente è altrettanto tagliente, egli ricorda l’anno in cui si insediò assumendo la responsabilità della gestione della Regione e afferma: “avevamo rifiuti fino al quinto piano i dipendenti delle Asl senza stipendi e il default finanziario in sanità e trasporti. Il mio compito era salvare la Campania – sottolinea – prendere la Concordia e rimetterla in sesto o andare nella direzione della Grecia. Il comandante di quella nave era un’intera classe dirigente” di cui De Luca, ”ha condiviso ogni azione”.
Inoltre ribadisce che l’ex sindaco di Salerno “era in contrasto con Bassolino solo quando non arrivavano abbastanza soldi per Salerno”. Discutendo le problematiche affliggono il mondo della sanità evidenzia: ”Avevamo in eredità un buco di 853 milioni di euro, ora abbiamo un attivo di oltre 400 milioni e questo significa investimenti. Abbiamo risanato per il futuro. Così come c’era il blocco del turn over e ora si assumono 1118 nuove unità”. “Ancora poco –afferma – perché siamo sotto organico di 8mila unità e la faccia è di De Luca”.
[ads2]