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Calcio femminile: parole o fatti concreti?

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Calcio femminile: parole o fatti concreti?

Calcio femminile e maschile insieme si può? Da quando è scoppiato il caso “Lotito” anche la squadra femminile della Lazio con a capo la Presidentessa Cortani si è scagliata contro il patron biancoceleste per le promesse non mantenute.

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In questo fine settimana, precisamente da quando il DG dell’Ischia Isola verde Iodice (lega Pro) ha reso pubblica una telefonata del presidente Lotito, è scoppiato il caso “Lotito”. In questo weekend però è anche deflagrato un altro caso che vede come protagonista il vulcanico presidente bianco azzurro, che ha una parte importante nel calcio femminile. I non appassionati di calcio femminile potrebbero chiedersi il perché ? Cosa c’entra Lotito con il calcio femminile? e invece c’entra e come. Contro il patron della Lazio e consigliere della FIGC, con delega alle “RIFORME”, si è scagliata anche la storica presidente della Lazio femminile Elisabetta

CALCIO FEMMINILE - Cortani e Lotito dal Papa
Calcio: Cortani e Lotito dal Papa

Cortani, che ha ricordato con un infuocato comunicato stampa le promesse mai mantenute dal patron laziale infrangendo i sogni di tantissime calciatrici. Era infatti lo scorso agosto quando, all’Auditorium, il presidente Lotito durante la presentazione della Lazio, aveva garantito e promesso alla Cortani “aiuti” per disputare un degno campionato e per sviluppare il marchio della femminile unitamente a quello della più blasonata compagine del maschile da lui presieduta. Questa promessa sembrerebbe, però, essere durata solo la magra soglia di tre giorni, tant’è che Lotito mette a disposizione della femminile la struttura di Formello e un autobus per le trasferte che però di li in avanti sarà utilizzato realmente solo 1 volta. La Lazio Femminile, che milita nel campionato Nazionale di Serie B,  Domenica 15 Febbraio, era attesa dalla lunga trasferta a Palermo per affrontare la formazione locale della Ludos Palermo. Trasferta che non è stata sostenuta per evidenti problemi economici, che dovevano essere solo un pallido ricordo, stando alle promesse ricevute dalle calciatrici della presidente Cortani. Anche Tavecchio alcuni mesi fa, ed anche nelle sue ultime interviste, ha annunciato più volte che per rilanciare il calcio femminile c’è la necessità che le società maschili professionistiche siano da volano per quelle femminili, investendo di loro e ricevendo in cambio onori e riconoscimenti. Ma se questi sono i risultati, amici miei, è meglio risvegliarci da quest’incubo. Prima di Lotito, anche altre società professionistiche, in modi differenti e con alterne vicende si sono interessate al movimento in rosa. Il primo fu De Laurentis un paio di anni fa, patron del Napoli, che a più riprese ha annunciato acquisizioni di titoli e progetti sul calcio femminile professionistico, senza però dare mai seguito e concretezza alle sue parole. Di recente Stefano Gressan, Presidente del Verona, ha annunciato il sostegno effettivo del Verona di Maurizio Setti, atto a portare le due società ad una vera e propria fusione. Anche i cugini del Chievo Verona hanno fornito al Fimauto Valpolciella un aiuto. Infatti le ragazze di patron Formisano sulle divise portano lo stemma della squadra di Campedelli. Non ultima anche i Della Valle si sono interessati del Firenze Calcio Femminile. Lo scorso 6 Luglio usci un comunicato dove si evinceva che le due parti erano vicine all’accordo che comprendeva un aiuto economico. Anche la formazione maschile dello Scandici (Toscana) ha aperto una sezione dedicata al femminile. Con quest’ultima che sta disputando il campionato di Serie D ottenendo ottimi risultati. L’unica società che attualmente sembra allo stato aver “sdoganato” almeno questa fase di studio delle altre realtà nazionali, è la SEF Torres che con un processo ancora in via di definizione, dalla scorsa estate è operativamente una unica società con la realtà maschile che milita in Lega Pro. Anche se, ad onor del vero, qualche “spiffero” di vecchi comportamenti scorretti della vecchia gestione sembrano riaffiorare anche nella nuova gestione (ndr speriamo di esser smentiti nelle prossime settimane). Non è nulla ma piccoli segnali di un parziale riconoscimento di “esistenza” per un movimento che vanta nel suo passato grandi traguardi e se forse non si fossero unificate le federazioni maschile e femminili, oggi staremo discutendo di ben altri argomenti.

SOLIDARIETÀ– In questi giorni sono molte le società femminili che con comunicati stampa, post e note sui social network si sono espresse solidali e vicine alla Presidentessa Cortani. Non ultima una delle componenti lo stesso girone di B, la Domina Neapolis Academy, squadra della provincia napoletana, che con il suo presidente Francesco Napolitano, ha espresso il proprio rammarico per quanto sta avvenendo, ma anche si è focalizzato su una nuova proposta, quanto più condivisa possibile, con tutte le realtà del movimento, inviando a queste una “lettera aperta” [in fondo all’articolo] una sorta di canovaccio programmatico, nel quale far confluire tutte le esperienze territoriali, e dare una proposta “di pancia”, da quel nutrito gruppo di società sportive che vogliono e possono fare del movimento una creatura viva.

FUTURO – E’ evidente che nel nostro ambiente, già in passato sono state molte le società che hanno voluto costruire qualcosa dando sfogo alla volontà del movimento di uscire allo scoperto, ma la domanda è evidente : COSA FARA’ LA FIGC ? IL PRESIDENTE TAVECCHIO, USCIRA’ DA QUESTA SPIRALE DI COMUNICATI E BUONI PROPOSITI PER DARE FINALMENTE ATTO, A QUANTO DA PIU’ PARTI GLI VIENE CHIESTO PER AIUTARE IL MOVIMENTO FEMMINILE ? L’UEFA HA GIA’ STABILITO CON ATTI, INVESTIMENTI E PUBBLICHE CONFERENZE, CHE IL CALCIO FEMMINILE E’ LA NUOVA FRONTIERA I QUESTO SPORT NEI PROSSIMI ANNI. E “L’ITALICO PALLONE” E’ PRONTO AD USCIRE DAI SUOI CANONI DI MASCHILISMO CHE LO HANNO CONTRADDISTINTO, DANDO VOCE E SPERANZA A MIGLIAIA DI PRATICANTI, DIRIGENTI E TIFOSI DEL CALCIO FEMMINILE ?

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