[ads1]Burying the ex: quando di un ex non ci si riesce a liberare
Il titolo del film di Joe Dante presentato in anteprima alla Mostra del Cinema è tutto un programma. “Seppellire l’ex” è, infatti, il problema che si pone il protagonista, interpretato da Anton Yelchin, in questa storia fuori concorso, che si ritrova la ex fidanzata morta in casa che cerca di averlo con sé per l’eternità, appena un giorno dopo i suoi funerali. Il giovane dovrà pertanto cercare di spedire la ragazza nell’aldilà e difendere la nuova fidanzata.
Il film vuole citare tutti i classici dell’horror, in particolare La notte dei morti viventi, di cui a un certo punto si vedono delle scene e altri b-movie dello stesso genere. In alcuni momenti non si può, inoltre, fare a meno di pensare a La morte ti fa bella di R. Zemeckis, in cui due donne, folli e “non morte” si contendono un uomo e la vita eterna.
È divertente per lo spettatore, soprattutto quello italiano, scorgere i dettagli della scenografia punteggiata qui da manifesti di film italiani degli anni Settanta e Ottanta come La maschera del demonio di Mario Bava o Tempi duri per i vampiri con Renato Rascel.
Il film pertanto è subito definibile “cult” per l’insieme di segnali cinematografici che porta con sé e per le scene trash che lo caratterizzano.