Bugs Light è il cortometraggio di Alberto Cammarano, che incontra il video catturando il senso della luce. Partecipa alla terza edizione del concorso milanese “Riprenditi la città”
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Un montaggio ad intermittenza, così come la luce artificiale invade i nostri spazi, compone il breve cortometraggio di Alberto Cammarano, originario di Licusati (Sa), frazione di Camerota.
Frequenta il corso di “Cinema e televisione” alla Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano con indirizzo “Ripresa e fotografia” e partecipa al terzo concorso video “Riprenditi la città” dell’AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione).
«Sono appassionato di fotografia minimale; il corto nasce dalla voglia di trasportare questa mia passione anche in video»
E aggiunge: «Con “Bugs Light” ho voluto sottolineare l’importanza che ricopre la luce all’interno degli spazi: l’uomo ha scelto di trasportare i colori delle luci intime delle abitazioni anche all’esterno, per fare in modo che le persone possano sentirsi “a casa” ovunque si trovino. Con questo mio cortometraggio ho voluto sottolineare la rottura della linea fra interno ed esterno che l’uomo è riuscito a creare grazie all’ausilio delle luci artificiali».
Bugs Light è un incontro linguistico ed emotivo tra fotografia e video, una sorta di graduale passaggio dalla fotografia minimale al racconto per immagini. Alberto Cammarano, infatti, sceglie un montaggio che personifica l’interruttore della luce e, attraverso quel rumore di derivazione quasi “videoartistica”, fa della luce non solo ontologia dell’immagine fotografica, ma personaggio con cui si relaziona lo spettatore.
La luce, che muove la passione del fotografo e videomaker cilentano, rappresenta una dimensione domestica e rassicurante, ragionando sul valore sociale dell’artificio. Anche la fotografia e il video, in fondo, sono artificiosi linguaggi che ci illuminano sulla realtà.
Sito “Riprenditi la città”: http://www.riprenditilacitta.it/
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