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Brindisi: il Salento che affascina, la città d’arte nel cuore della Puglia

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Brindisi: il Salento che affascina, la città d’arte nel cuore della Puglia

A ZONzo fa tappa a Brindisi: splendida città pugliese, dove termina la celebre “Via Appia” che collegava la Città Eterna nella Porta d’Oriente tra bellezze, arte e curiosità

L’estate è all’inizio… cosa c’è di meglio di una meravigliosa vacanza in Salento? Noi di “A ZONzo” siamo sempre con la valigia pronta e oggi, dopo aver fatto un mini tour della capitale tedesca, andiamo a Brindisi per la nostra tredicesima meta con ZerOttoNove.

brindisi dall'alto

Brindisi, situata nella zona nord-orientale della pianura salentina è da sempre considerata un importante centro dell’Italia Meridionale. Sin dall’antichità ha assunto un essenziale ruolo culturale ed economico, grazie alla sua privilegiata posizione geografica e al suo porto, fulcro di ogni attività.

Non appena arrivati a Brindisi, una delle cose che ci viene detta di fare è proprio andare a fare una passeggiata sul lungomare, davanti al porto. Ci viene suggerito, dalle persone del luogo, che solo ammirandone con gli occhi la sua straordinaria bellezza, si può realmente descriverne ogni dettaglio. Ci dirigiamo così, nel centro storico di questa meravigliosa cittadina della Puglia.

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Come predetto, dinanzi allo scenario del porto di Brindisi, ne rimaniamo folgorati per il suo infinito fascino. Si fa notare per la sua imponenza, il Monumento al Marinaio che s’incastra perfettamente con la visuale che troviamo sotto ai nostri occhi. Il Monumento al Marinaio, realizzato in pietra di carparo, venne costruito nel 1933 ed è particolarmente celebre per la sua forma: rappresenta infatti un timone. Con i suoi 53 metri di altezza sovrasta l’intera città.

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Per quanto riguarda il porto invece, ci viene spiegato che una delle sue caratteristiche è proprio dovuta  alla sua conformazione: ha  una forma a corna di cervo. Pare però che tale configurazione sia visibile maggiormente dall’alto, dove viene evidenziato il seno di levante e di ponente di cui il porto è costituito. Ed è proprio da questa definizione che comprendiamo il ruolo e l’importanza che il porto di Brindisi ha avuto nel corso dei secoli: è uno dei porti più sicuri del mare Adriatico, proprio perché le due biforcazioni di cui il porto è composto, entrano in città offrendo un prezioso riparo alle imbarcazioni presenti al suo interno. Da qui, comprendiamo anche il famoso stemma della città di Brindisi: la testa di cervo.

Brindisi-Stemma

All’interno dello stemma, oltre alla raffigurazione della testa di cervo, un occhio attento nota senz’altro anche le illustri  “colonne romane” terminali della Via Appia, attualmente visibili all’estremità della Scalinata Virgilio.

Come sappiamo, un importante riconoscimento lo dobbiamo proprio alla “Via Appia” iniziata a realizzare dal censore Appio Claudio nel 312 a. C. In proposito, la storia ci narra che “I Romani, apprezzandone le caratteristiche, se ne servirono come trampolino verso l’Oriente” facendo di questa via una preziosissima rete di commercio e comunicazione con il resto del mondo, non a caso fu definita “La Regina di tutte le vie” (“Regina Viarum”). Fu proprio attraverso  la Via Appia che divenne facile, da Roma, poter raggiungere Brindisi.

“Le colonne”, maestose e imponenti, rappresentano  il simbolo indiscusso della città di Brindisi. Furono erette nel periodo che va dal I sec. a. C. al III sec. d. C. dall’Impero Romano, nel luogo dove la Via Appia giungeva al termine, per lasciare testimonianza della sua vitale importanza al resto dell’Impero. Originariamente le colonne erano due, ma a seguito di un terremoto avvenuto nella prima metà del Cinquecento, una di esse crollò e, da allora, il monumento è quello che vediamo.

scalinata virgilio

Non tutti sanno però che i rocchi della colonna precipitata rimasero sul suolo per oltre cento anni, sino a quando, un secolo dopo, a causa di una pestilenza scampata, il Sindaco allora presente in città, ne volle fare dono alla vicina città di Lecce, attribuendo la “grazia” preservata a Brindisi e provincia al patrone di Lecce: Sant’Oronzo.  Da allora, la seconda colonna della Via Appia è possibile apprezzarla in una delle meravigliose piazze principali di Lecce: Piazza Sant’Oronzo.

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Dalla meravigliosa Scalinata, oltre ad avere la possibilità di osservare  la colonna da vicino e un panorama non indifferente di tutta la città, si fa notare sul lato sinistro, la Casa del poeta Virgilio che a Brindisi, secondo quanto viene narrato, scrisse alcuni celebri versi dell’Eneide e poi morì.

Di testimonianze antiche, la città è davvero colma: basta fare una passeggiata a piedi per il centro storico e guardarsi intorno. Di notevole importanza archeologica sono gli scavi recuperati sotto il noto Teatro Verdi, nel cuore della città, dove è possibile vedere mosaici e straordinari reperti. È questa la ragione per cui, il teatro è stato costruito sospeso, non intaccando in nessuna maniera ciò che nei secoli si è andato tramandando.

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I monumenti da visitare sono tanti a Brindisi, ognuno con un’importanza notevole; noi decidiamo di selezionarne alcuni, come ad esempio: il Tempietto di San Giovanni al Sepolcro.

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Il Tempietto risale al XI secolo e si contraddistingue per la sua forma ottagonale. Secondo alcune leggende, era il luogo dove i crociati s’incontravano poco prima di partire per la Terra Santa e da qui, deriva anche il modo di dire “Facciamo un brindisi”, proprio perché era di buon auspicio brindare prima di un’avventura così grande come quella delle Crociate.

A pochi passi da qui, la nostra attenzione si ferma a Piazza Duomo: la sera è illuminata ed è davvero un incanto potersi perdere fra le sfumature di questo marmo così delicato.

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Per gli appassionati dell’archeologia e “i curiosi d’arte”, vi è, affianco al Duomo, il Museo Archeologico Provinciale “F. Ribezzo” dove è possibile fare un piacevolissimo tuffo nel passato fra preistoria e statuaria, numismatica ed epigrafia.

Per quanto riguardo le Chiese da visitare, imperdibile è anche l’incantevole Chiesa di San Benedetto, del XI secolo, di chiara impronta romanica con il suo meraviglioso chiostro all’interno;  la Chiesa di Santa Teresa, di architettura barocca, la cui costruzione fu completata alla fine del Seicento e, poco fuori dal centro abitato, vicino l’aeroporto “Papola Casale”, vi è anche la Chiesa di Santa Maria del Casale, prezioso esempio di architettura fine romanico-inizio gotico, realizzata nel 1300.

santa maria del casale

… e dopo esserci  immersi in una piccola parte della storia di questa bellissima città, per oggi ci fermiamo qui. Il nostro viaggio per Brindisi proseguirà con tanto altro ancora fra 15 giorni tra tradizioni e gastronomia.

A presto!