P. G., boss salernitano, è deceduto venerdì scorso a Sulmona, dove era detenuto: sarebbe uscito del 2022 per buona condotta. Maturata da tempo la volontà di donare gli organi, a seguito del decesso sono stati espiantati fegato e cornee
È morto in carcere venerdì scorso P. G., il boss salernitano protagonista di una grande lezione di magnanimità.
L’uomo, 68enne di Pontecagnano, si trovava al centro penitenziario di Sulmona, dove stava scontando gli ultimi anni di carcere. Prossimo alla libertà – con uscita anticipata al 2022 per buona condotta – aveva maturato da tempo la volontà di donare gli organi al momento della sua morte.
Il decesso e la donazione
Il malore inizia mercoledì scorso e parte l’allerta del compagno di cella. La gravità della situazione lo porta al trasferimento presso l’ospedale di Sulmona. Qui viene ricoverato per una grave emorragia cerebrale, non operabile, e che, nella mattinata di venerdì, lo lascia senza speranze.
In seguito al decesso sono stati prelevati il fegato, trasportato immediatamente a Palermo (dove si trovava un paziente in attesa di un trapianto), e le cornee, che sono state consegnate alla Banca degli occhi dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.