La trasformazione di un luogo passa per un nuovo approccio culturale tra ente e privati. Oggi, nel progetto Borghi d’Italia, può esserci il seme di uno sviluppo diffuso
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In chiesa San Nicola si discute di un progetto importante, che vuole superare il concetto di ristrutturazione o restauro del centro storico, ma stimolare all’incontro tra ente e privato nella prospettiva dei PSR della Campania 2014-2020. Il sindaco Antonio Romano introduce il convegno, portando in evidenza due aspetti incisivi: la capacità culturale di riconoscere la ricchezza del territorio, e rispettandola, pensare all’investimento in termini di lavoro e futuro; allo stesso modo, Romano fa osservare la mancanza di un pubblico giovane, che dovrebbe essere interessato alle dinamiche di sviluppo del territorio. Se non vogliamo lasciare i nostri paesi del Cilento, allora dobbiamo “inventarci” quella condizione per rimanere: i PSR possono diventare questa occasione. Il turismo rurale è uno degli obiettivi del progetto “Borghi d’Italia”, in cui Camerota ricopre un ruolo di notevole importanza.
Quest’incontro divulgativo, tenutosi a Camerota ieri sera (14 giugno), sarà ripetuto nelle 3 frazioni del Comune, per portare ad un confronto diretto tra ente, tecnici e popolazione.
La presenza del privato, come l’ingegnere Alessandro Di Rosario sottolinea, può avvenire attraverso due importanti manifestazioni di adesione al progetto: mettere a disposizione facciate, ristrutturare interamente l’edificio usufruendo del 65% dei fondi comunitari. Come la misura M07 prevede, in questa fase la collaborazione del privato è fondamentale, diventando protagonista della rivitalizzazione del borgo.
Rivitalizzare non è solo una parola che si differenza dalla ristrutturazione, ma è il nucleo della nuova progettualità regionale.
L’architetto Remigio Cammarano, intervenendo, entra nel dettaglio della misura, parlando di rivitalizzazione come punto di forza dei progetti, ma anche origine e finalità. Il borgo antico non deve soltanto rivivere attraverso la ristrutturazione, in quanto le peculiarità del luogo meritano una riscoperta interna che avrà il seme del futuro. Rivitalizzare, quindi, dovrà portare alla fruizione del borgo in termini di attività commerciali, culturali e assistenziali. Rivitalizzare è sinonimo di amore per il proprio paese, di riscoperta dei 150 ettari di demanio comunale sul piano paesaggistico, storico, artistico e culturale.
Il Comune di Camerota, dunque, si profila all’avanguardia rispetto alla sfida europea e propone un possibile sportello PSR informativo, coordinato dall’ufficio tecnico con referente l’ingegnere Alessandro Di Rosario in collaborazione con l’architetto Remigio Cammarano. Inoltre, tecnici della zona sono a disposizione per eventuali consigli e chiarimenti, ma anche analisi delle diverse situazioni.
Presto sul sito del Comune, i moduli saranno scaricabili per accedere al progetto “Borghi d’Italia”, con cui sarà possibile anche sottoscrivere interessanti e costruttivi consigli sulla progettualità e la rivitalizzazione di Camerota.
Foto All Rights Reserved Pietro Avallone
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