Bologna, una coppia originaria di Salerno è stata arrestata in seguito alle accuse di evasione fiscale e legami con la malavita: i dettagli del caso

Operazione Speed: questo il protocollo seguito che ha permesso l’arresto di 3 persone, di cui due coniugi con domicilio a Salerno. In aggiunta all’arresto, la Guardia di Finanza di Bologna ha posto sotto accusa altre 13 persone. Sequestrate inoltre anche 11 società e beni per un valore di oltre 50 milioni di euro.

Tutto è partito dall’analisi di numerose operazioni finanziarie e societarie, tra cui il trasferimento fittizio della sede legale dalla provincia di Salerno a quella di Bologna di un’importante cooperativa operante nel settore del trasporto merci poco prima del fallimento. L’attività era inoltre gravata da un debito che superava i 25 milioni di euro. 

I vari accertamenti hanno poi reso noti i collegamenti della società fallita con altre imprese, amministrate di fatto dalle tre persone arrestate. Queste hanno beneficiato di ingenti crediti di imposta, attraverso fatturazioni infra-gruppo, senza alcuna giustificazione economica.

La dinamica prevedeva il cambio di denominazione dell’ente, lo spostamento della sede sociale, la cessione delle quote societarie e l’affidamento delle cariche relative all’amministrazione. Infine la liquidazione a soggetti compiacenti, che hanno dimostrato l’esistenza di un’associazione a delinquere esperta nel portare a compimento operazioni fraudolente ai danni dell’erario.

Secondo quanto riportato dalle Fiamme gialle, durante le indagini sono emersi anche i collegamenti degli indagati con un gruppo imprenditoriale salernitano.  Questo sarebbe a sua volta riconducibile a una famiglia legata  alla criminalità organizzata campana e calabrese.